La Cantoria

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La Cantoria

La Cantoria, posto sopra l’ingresso della chiesa e disposta su due ordini è un preziosissimo tripudio di forme, dove la dilagante doratura delle decorazioni a intaglio si unisce al dinamismo monumentale delle statue in lacca bianca degli Angeli musicanti e di quelle che rappresentano la Speranza e la Carità, poste sulla balaustra, la Fede e la Religione, sui lati dell’organo.

A completare in alto la Cantoria, due Putti musicanti, gioiosamente assisi ai lati del timpano curvilineo con la croce.

La luce, che entra dai finestroni della navata, si sofferma con variabile intensità su tutti i particolari, evidenziandone la maestosa presenza. Con l’esuberanza delle sue forme pare nell’attesa di prolungare nello spazio quell’andamento melodico che l’organo emetterà.

Questo senso di dilatazione nello spazio delle “forme musicali” è ulteriormente accentuato dal sinuoso e dinamico andamento del Coro sopra il cornicione. Ciò è suggerito anche dagli Angeli cantori sotto la balaustra.

L’insieme della Cantoria rappresenta un modello unico nel suo genere, probabilmente attribuibile a Domenico Barbiani o comunque all’ambiente romano. Risale al 1729.

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Particolare della Cantoria

L’autore dell’Organo è il tedesco Hans Conrad Werle, organaro di grande fama che firmò diversi strumenti a Roma e nel Lazio. La prima prova ufficiale dell’organo risalirebbe al 21 luglio 1726.