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Novembre 2014
LA FAMIGLIA NELLA GIOIA E NEL DOLORE
Si è concluso da pochi giorni il Sinodo Straordinario dei Vescovi sulla famiglia. L’eco di questo evento è ancora ancora abbastanza vivace, in particolare attorno ad un paio di questioni di sicuro spessore anche se fra loro non correlate, ma che hanno letteralmente catalizzato l’attenzione soprattutto dei media, forse un po’ meno quella dei cristiani più avveduti, consapevoli che le sfide della “piccola chiesa domestica” si giocano anche e soprattutto su altri fronti, più vasti e responsabilizzanti che non le due questioni emerse per il grande pubblico: ai divorziati, comunione si o no? Quali atteggiamento e decisioni adottare nei confronti delle coppie omosessuali?
Quasi in simultanea, ad Assisi, l’AIPAS (Associazione Italiana per la Pastorale Sanitaria) si è cimentata anch’essa con una seria riflessione sulla famiglia: la famiglia colta nella stagione impegnativa del dolore e della sofferenza di uno dei suoi membri!
La famiglia, chiede compagni di viaggio che sostengano i passi indeboliti di chi lotta con la malattia e il dolore; chiede operatori capaci di accompagnare la perdita di certezze e aiutare un futuro che la malattia ha reso oscuro, con un rapporto empatico capace di essere mediazione e sacramento di quella speranza che viene dall’Alto. Di qui alcune indicazioni operative: anzitutto passare “dalle diagnosi delle situazioni a risposte operative. Non sono sufficienti gli annunci e i propositi di presa in carico ma occorrono buone pratiche anche da far conoscere”. E ancora: una pastorale della salute “che abbia al suo centro l’attenzione alle famiglie deve integrarsi in un progetto più globale”, in sintonia e in sinergia con “tutta la comunità ecclesiale nelle sue diverse espressioni” per una presa in carico integrale della famiglia. L’invito, infine, alla comunità cristiana ad avere il coraggio di farsi voce di chi è vittima della “cultura dello scarto” perché quanti hanno responsabilità amministrative “favoriscano una sanità a misura di famiglia.
Se la famiglia, come sovente ricorda il papa, è la prima cellula di ogni società, la sua salute significa presupposto per un tessuto sociale sano, mentre la sua patologia genera una società malata. È necessario portare dove, come e quando possiamo, il contributo specifico di chi lavora nel mondo della salute, affinché la comunità cristiana prenda consapevolezza che la sofferenza, la malattia, la morte e le prove legate alle diverse stagioni e situazioni della vita sono una parte sostanziale e determinante nella vita di una famiglia. Come pure è necessario aiutare le famiglie a leggere la propria vita come storia sacra, storia abitata da Dio: anche quando le cose vanno diversamente dai progetti fatti e la vita si scurisce per il dolore, la sofferenza, il fallimento, la malattia e la morte.
Sappiamo infatti quanto sia persistente il tentativo di vivere la malattia solo come evento da cui liberarsi più che evento da liberare, o come la vecchiaia sia considerata un tempo dopo la vita vera e non un tempo della vita, la morte come evento indicibile e inaudito.
Papa Francesco, parlando ai Vescovi italiani durante l’Assemblea Generale del maggio scorso, così si espresse: “Oggi la comunità domestica è fortemente penalizzata da una cultura che privilegia i diritti individuali e trasmette una logica del provvisorio. Fatevi voce convinta di quella che è la prima cellula di ogni società. Testimoniatene la centralità e la bellezza. Promuovete la vita del concepito come quella dell’anziano. Sostenete i genitori nel difficile ed entusiasmante cammino educativo. E non trascurate di chinarvi con la compassione del samaritano su chi è ferito negli affetti e vede compromesso il proprio progetto di vita”.
Il papa invita a testimoniare la centralità e la bellezza della famiglia. Compito della comunità cristiana è prima di tutto annunciare e testimoniare la bellezza e l’amore di Dio e la bontà del suo progetto di vita per le sue creature. Nella scienza medica lo studio della fisiologia viene prima dello studio della patologia. Il primo compito della comunità cristiana, e dunque della pastorale, è annunciare, testimoniare e servire il Vangelo della famiglia. Lo sforzo di denunciare situazioni di crisi deve essere proporzionalmente accompagnato e preceduto da altrettanto sforzo nel far brillare la vita buona del Vangelo vissuto nella Chiesa domestica e questo anche nel tempo della prova. È vero che ci sono tante famiglie che abbandonano gli anziani, ma è altrettanto vero che, e ce ne sono molte di più, ci sono famiglie che se ne prendono cura tenendoli in casa e questo non senza fatica. E’ vero che ci sono famiglie che non permettono ai disabili di vedere la luce, ma ci sono anche coniugi santi che non solo accolgono la vita fragile di un figlio ferito nella mente, ma si adoperano per adottarne altri. Non prestiamo le spalle al demonio, il quale gode di oscurare cieli sereni con nuvole nere e piene di grandine, utili solo a distruggere un raccolto talvolta faticosamente coltivato. La Chiesa non ha bisogno di profeti di sventura, ma di testimoni di speranza.
In questo contesto possiamo affermare che la famiglia è soggetto di pastorale della salute ogni qual volta è testimone credibile del Vangelo della vita, anzitutto prendendosi cura della sue membra sofferenti. La famiglia è soggetto di pastorale della salute non solo quando è attrice di eventi particolari nei quali fa sentire la sua voce ma ogni qualvolta si prende cura delle sue membra fragili, quando i genitori educano alla vita buona del Vangelo e stili sani di esistenza, quando è testimone di carità nel prendersi cura degli anziani non autosufficienti, quando si occupa del proprio caro malato tenendolo a casa il più possibile. Alla comunità cristiana va il compito di far sentire con forza questo canto di carità nel quale non mancano certamente note melanconiche e sofferte, ma nemmeno sinfonie meravigliose.
Come la pastorale della salute anche la pastorale delle famiglie è trasversale ad ogni stagione e situazione dell’esistenza. Non c’è persona o situazione che non abbia a che fare con la famiglia.
Dalla perfezione al compimento: a quale perfezione siamo chiamati? Quella di vedere superata ogni fragilità fisica e morale? All’assenza di ferite, ripetutamente sperimentate, nel corpo e nello spirito? È un’utopia. Male ha fatto alla comunità cristiana una certa idea errata di perfezione che affonda le sue radici più nella filosofia e nella teosofia greca che in quella biblica. La perfezione cristiana si realizza in un processo di compimento dell’esistenza che talvolta non solo tollera ma passa attraverso l’esperienza della fragilità e del limite.
Occorre – direbbe il card. Martini – ragionare per eccedenze, non per equivalenze – occorre cioè non parlare di accompagnamento delle famiglie in generale, ma di ogni singola famiglia in particolare, nella sua individualità, nella sua storia e situazione. Non servono grandi analisi sociologiche per rendersi conto di quanto sia complesso e pluriforme il bisogno di cura che abita nelle case. Per realizzare tutto questo occorrono ministri della consolazione esperti nell’arte della relazione, formati, discreti e competenti che, come Cristo, sulla via di Emmaus, sappiano camminare con i delusi ed essere sacramento di quella presenza capace di far ardere il cuore nel petto.
P. Gianfranco Lunardon
DAL MONDO CAMILLIANO
Iniziativa per l’ANNO DELLA VITA CONSACRATA
Il prossimo 29 novembre 2014 si apre l’Anno della Vita Consacrata. Un appuntamento importante per pregare, riflettere, dialogare, convertire, agire, … sulla nostra scelta di consacrazione “camilliana”.
Proponiamo una semplice iniziativa, che si sviluppa durante tutto quest’anno (29 novembre 2014 – 2 febbraio 2016) per tenere viva l’attenzione e la riflessione sulla nostra vita consacrata: la NOSTRA testimonianza personale!
Vi invitiamo a metterla su CARTA (una/due/tre pagine, se volete con qualche vostra foto) e/o su VIDEO (4/5 minuti, usando lo smartphone o il tablet o altri semplici strumenti) – usando la vostra lingua o quella che preferite – ed inviarla alla segreteria generale (segreteria.generale@camilliani.org): queste testimonianze saranno poi rese fruibili, progressivamente, nel nostro sito www.camilliani.org, durante tutto l’anno 2014/2016.
Poche righe su carta e/o pochi minuti di video per fissare:
- un aspetto della vostra idea di Vita Consacrata,
- e/o del vostro modo personale di viverla,
- e/o del vostro desiderio per una rinnovata dinamica di Vita Consacrata.
Durante quest’Anno, non ci sarà solo un’IDEA astratta di Vita Consacrata, ma una COLLEZIONE/GALLERY di CONSACRATI REALI (tutti noi!).
Vi chiediamo – se desiderate aderire all’iniziativa e se vi è possibile! – di inviarci il vostro scritto e/o video entro fine novembre 2014, al massimo entro la festa dell’Immacolata (8 dicembre 2014).
Presso la Casa Generalizia a Roma il 29 novembre è stato organizzato un Tavolo Vocazionale per riflettere sulla formazione e l’animazione vocazionale coinvolgendo tutta la grande Famiglia Camilliana. Per maggiori informazioni clicca qui
PADRE ALESSANDRO TOE’
Il Superiore Generale ha nominato il dott. Paolo Villotta come postulatore per la causa di beatificazione di p.Alessandro Toe’, religioso camilliano nativo del Burkina Faso. Il 5 novembre il Vicariato di Roma ha deciso di trasferire l’inchiesta diocesana presso l’Arcidiocesi Metropolitana di Ouagadougou.
Leggi qui la lettera inviata a Sua Eminenza Cardinale Philippe Ouédraogo.
FIGLIE DI SAN CAMILLO
Il 28 ottobre un gruppo di religiose Figlie di San Camillo, accompagnate dalla Madre Generale Suor Zelia, hanno partecipato alla messa presieduta da papa Francesco presso la domus Santa Marta.
PROVINCIA SPAGNOLA
Qui potrete vedere il video dell’Inaugurazione della X Jornadas de Duelo celebrata il 5 e il 6 novembre.
Erano presenti: José Carlos Bermejo, direttore del Centro di “Humanización de la Salud”, il dott. Alvaro Gándara, presidente della “Sociedad Española de Cuidados Paliativos (SECPAL)”, la dottoressa Piedad López, vicedirettore di “Información y Atención al Paciente” del Consiglio della Sanità della Comunità di Madrid e il dottore Jesús Moreno, sindaco di Tres Cantos (Madrid).
FILIPPINE: QUEZON CITY
Dal 6 all’8 novembre si è svolto presso il Marju Krisel Hotel (San Policarpo, Calbayog City) un seminario riguardante la “Gestione del rischio di catastrofi, sistemi, protocolli e strumenti umanitarie” organizzato dalla CTF delle Filippine. Hanno partecipato al workshop 38 persone provenienti da tutta la diocesi di Calbayong.
TAIWAN di p. G. Didonè:
Preparazione per la decennale del Santuario di Chiaoshi
Chiaoshi è un paese che dista 20 kilometri da Lotung: c’è un santuario dedicato alla Madonna la cui origine risale all’iniziativa di un nostro religioso, fr. Luigi Pavan.
Ogni domenica pomeriggio, per riposarsi dalle fatiche dell’ospedale, con alcuni dipendenti fr. Pavan era solito passeggiare sulle montagne di Chiaoshi portando strumenti per aprire strade che portassero alla cima. Sulla cima il fratello ha costruito una specie di rifugio e ha collacato una statua della Madonna. Quindi il rifugio aperto a tutti gli scalatori fu chiamato rifugio della Madonna.
Il 9 novembre del 1981, cinque scalatori da Taipei salirono al rifugio con altre persone. Cinque non erano credenti. C’era aria di tifone, ma decisero comunque di discendere nonostante le esortazioni degli altri a rimanere.
Pioveva a dirotto e non vedono più la strada, però a un certo punto apparve loro una donna vestita di bianco che indicava loro la strada e arrivarono al paese.
Quel giorno dissero a tutti quello che avevano visto e all’intervista dei giornalisti dissero che quella signora apparsa a loro era uguale a quella davanti a cui avevano pregato prima di scendere. Dopo questo annuncio iniziarono i pellegrinaggi e il 9 novembre del 2005, nel posto dell’apparizione si è inaugurata una bella chiesetta, stile moderno, di cui il prossimo anno ricorre la decennale di fondazione.
Ogni 9 del mese le parrocchie si impegnano ad organizzare i pellegrinaggi. Tra noi, viene chiamata ancora la Madonna di Pavan. L’11 Novembre di quest’anno c’è stato il pellegrinaggio della nostra parrocchia.
Tavola rotonda della salute pubblica a Taiwan:
Ogni anno a Taiwan si organizza un raduno nazionale dei responsabili della salute pubblica, aperto a tutti gli ospedali, cattolici e non . Quest’anno è stato organizzato a Lotung per due giorni, il 16 e 17 Novembre. Il 16 hanno avuto l’occasione di visitare le nostre opere: l’ospedale, il centro per gli handicappati e il centro per le persone anziane. Questo ha suscitato un’ottima impressione. Il giorno 17 è stato dedicato ad un ciclo di conferenze. All’inizio p. Giuseppe Didoné e il Direttore dell’ospedale hanno presentato le caratteristiche proprie dell’ospedale cattolico, introducendo anche la figura di S.Camillo e il suo carisma. C’erano circa 100 persone, compresi i responsabili dei vari reparti.
PROVINCIA ITALIANA
Dal 6 all’8 Dicembre presso il Centro Camilliano di Formazione di Verona si svolgerà il secondo incontro per i giovani promossi dalla Pastorale Giovanile dei Religiosi Camilliani dal titolo “ Amare… con fede”
“L’obiettivo è di mostrare come il credere cambi orizzonti, forza e stile all’amare e portare i partecipanti a fare verità sui propri comportamenti, stili di vita e scelte-abitudini più o meno consapevoli e padroneggiate. Verrà dato spazio alla Parola di Dio e all’approfondimento della dinamiche psicologiche dell’uomo. Si scoprirà come l’autentica esperienza spirituale sia questione di desiderio: di un desiderare umano che viene liberato. Passaggio decisivo e importante ma non automatico: da imparare! E come si cambia nell’amare Dio e lasciarsi amare da Lui, così avviene nell’amarsi tra persone.”
Per maggiori informazioni clicca qui
SIERRA LEONE – FRATELLI D’EBOLA
Continua, intensificandosi l’impegno dei Camilliani, attraverso Camillian Task Force e la Famiglia Camilliana Laica, per sostenere l’attività di cura dell’ Holy Spirit Hospital di Makeni in Sierra Leone.
AGENDA DEL SUPERIORE GENERALE
Dal 29 ottobre al 1 novembre, il Superiore Generale ha partecipato al Convegno sulla Umanizzazione del mondo della salute, organizzato dalla Conferenza Episcopale Latino Americana (Celam), presso il Centro Camilliano di Pastorale di Bogotà.
Da venerdì 14 a domenica 16 novembre ha visitato i confratelli delle comunità camilliane di Verona: la comunità di “S. Giuliano”, la casa di formazione di “S. Maria del Paradiso” e i Cappellani dell’ospedale di Verona B.go Trento.
Mercoledì 19 novembre – in qualità di Moderatore generale – ha presenziato all’inaugurazione dell’anno accademico del Camillianum, presiedendo la Celebrazione eucaristica con i docenti, gli studenti e i collaboratori dell’Istituto e partecipando alla lectio magistralis
Giovedì 20 novembre – dopo l’incontro con il Superiore provinciale e il suo Consiglio della Provincia Italiana e della Provincia Siculo-Napoletana – ha incontrato anche p. Emilio Blasi, Superiore provinciale della Provincia Romana e il Suo Consiglio. L’obiettivo rimane quello di poter avere una panoramica il più completa possibile della vita, dei progetti e delle difficoltà che i confratelli vivono nel contesto italiano.
Lunedì 24 novembre incontrerà – insieme ai Consultori, presso la casa generalizia della Maddalena – p. V. Paleari, p. E. Blasi e p. R. Mauriello, rispettivamente Superiori provinciali della provincia Italiana, Romana e Siculo-Napoletana.
Il 26-27-28 novembre il p. Generale parteciperà al raduno annuale dell’Unione Superiori Generali, quest’anno presso la Casa generalizia dei Salesiani a Roma.
Lunedì 8 dicembre – solennità dell’Immacolata Concezione di Maria – presiederà la liturgia della rinnovazione dei voti religiosi, nella chiesa della Maddalena, secondo l’antica tradizione del nostro Ordine.
Subito dopo partirà per una visita fraterna – accompagnato da p. Laurent Zoungrana – ai confratelli camilliani del Burkina Faso, del Benin e del Togo, impegnando una decina di giorni in incontri con i camilliani, i loro collaboratori e visitando le opere e le iniziative che coinvolgono i confratelli.
Dal 29 novembre al 3 dicembre si reca in Irlanda per visitare i confratelli camilliani.
Dal 5 al 7 dicembre, visiterà i confratelli camilliani che vivono e operano a Torino: comunità “Madian”, presidio ospedaliero “san Camillo” e le cappellanie torinesi
ROMA: CAMILLIANUM
Mercoledì 19 novembre, studenti, docenti e sostenitori hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico 2014/2015 del Istituto internazionale di Teologia di Pastorale sanitaria (Camillianum). La celebrazione eucaristica presieduta dal Superiore generale e moderatore dell’Istituto, p. Leocir Pessini e la lectio magistralis di mons. Dal Covolo, Rettore Magnifico dell’Università Lateranense sulla cura dei malati nelle prime comunità cristiane, hanno caratterizzato la mattinata.
ROMA – Presentazione di due volumi di storia delle Province dell’Ordine di San Camilo
Giovedì 4 dicembre p.v. alle ore 17.00, presso la nostra Casa generalizia, ci sarà la presentazione degli ultimi due volumi pubblicati nella Collana di ricerca storica sulle provincie camilliane più antiche: Storia dell’Ordine di San Camillo. La Provincia Spagnola, Raoul Antonelli, Isabella De Renzi, Giovanni Pizzorusso, Rubbettino Editore; Storia dell’Ordine di San Camillo. La Provincia Tedesca, Gerhard Kuck, Rubbettino Editore.
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ROMA – 8 DICEMBRE 2014
Leocir Pessini, Superiore Generale dei Camilliani, insieme ai confratelli della Comunità di “Santa Maria Maddalena” in Roma, invita alla liturgia per la rinnovazione dei voti religiosi, lunedì 8 dicembre 2014, “Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria” alle ore 16,00 presso la Chiesa della Maddalena. La liturgia sarà animata dalle religiose Figlie di San Camillo e vedrà la partecipazione dei Camilliani presenti nelle diverse comunità romane, delle religiose Ministre degli Infermi di San Camillo, delle Ancelle dell’Incarnazione e degli Amici della Grande Famiglia di San Camillo.
AGENDA DELLA CONSULTA
P.Laurent Zoungrana – Vicario generale – il 5 dicembre parte per il Burkina Faso e di lì per il Benin, dove dal 10 dicembre, insieme al Superiore generale saranno impegnato nella visita fraterna alla vice-provincia di Benin-Togo e Burkina Faso.
Aris Miranda il 6 dicembre parte per il Burkina Faso, dove la Camillian Task Force ha organizzato un incontro di pianificazione strategica per le emergenze con i membri locali della CTF.
NOMINE DELLA CONSULTA
Luciano Ramponi (delegazione di Colombia-Equador) è stato nominato coordinatore per la comunicazione per l’area pan-americana.
Enrique Gonzales Carbajal (vice-provincia del Perù) è stato nominato coordinatore per il ministero per l’area pan-americana.
Hermann Pablo Ceron Hurrutia (provincia romana – delegazione del Cile) è stato ammesso alla professione solenne dei voti religiosi.
Dopo aver precedentemente introdotto la richiesta al Dicastero per i religiosi, per la dispensa alla norma canonica di essere chierico per procedere alla nomina come Superiore provinciale della Provincia spagnola, di un religioso fratello, e preso atto della decisione superiore della non concessione della dispensa, si decide di comunicare la decisione ai Confratelli della provincia spagnola e di chiedere di procedere ad una nuova consultazione in vista della nomina del nuovo Superiore provinciale.
Su richiesta del Superiore provinciale del Brasile e del suo Consiglio, è stata soppressa la casa camilliana di Ipiranga – San Paolo in Brasile.
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