Un libro dedicato alla Teologia della Salute è il segno della salute della teologia. Mostra che l’esperienza della fede, a partire dalla quale e all’interno della quale nasce e si sviluppa la riflessione teologica, deve necessariamente porre attenzione a una delle dimensioni basilari dell’uomo, del mondo, del cosmo: la salute, intesa quale benessere integrale che garantisce compiutezza e futuro di un esistente.
Questo libro nasce dalla consuetudine dell’Autore a curare le piaghe di chi è nella difficoltà; suppone anni di condivisione dell’amaro calice della sofferenza con quanti sono crocifissi sul legno della malattia. Ma esso è anche espressione di una Chiesa che si percepisce, nella scia del Concilio Vaticano II, tutta ministeriale, attenta ai piccoli, ai deboli, ai poveri. Orbene, la mancanza di salute fa rientrare ogni uomo e ogni creatura in queste categorie di prediletti del Padre che vuole che “ tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” ( Gv 10,10). Dobbiamo gratitudine, non piccola, all’Autore, per la sensibilità e l’intelligenza con le quale ha eleborato in maniera magistrale un nuovo capitolo della teologia contemporanea.
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