Corona e Coraggio hanno in comune la preposizione cor. Avere coraggio significa agire con il cuore in una situazione negativa (come il corona virus). Il coraggio nella sua radice non è mai statico, fermo, depresso,triste …ma agisce con il cuore verso la salvezza. Il coraggio muove la persona perché c è la fiducia (fede) che quello che accade per quanto terribile e pandemico, possa essere superato. La fede, fiducia, supera la fatica lo smarrimento la stasi perché vede quello che c è oltre il virus, oltre l evento che ci addolora. Corona ha invece una radice diversa anche se simile nella scrittura. Il “Cor” di corona deriva dal latino Cor o Cur che indica la ‘chiusura del cerchio’ (la corona del vincitore). La corona può rappresentare l’ occasione di ‘vedere’ con fede ciò che è al di là dell’ agire con cuore (coraggio).
In questo tempo di quaresima, di quarantena , di paura, di virus. Siamo chiamati forse ad essere testimoni di una fede che va al di là della mascherina o dei guanti protettivi ma che è capace di ‘piegare’ (cur) la realtà ad una vittoria della vita. Coraggio!
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