In questo Venerdì Santo, vogliamo ricordare l’intenso legame fra san Camillo e il Cristo crocifisso.

Durante la propria vita, il “Gigante della carità” ebbe sempre grande devozione per il crocifisso, che lo sostenne nei momenti più difficili. In particolare, subito dopo la nascita della prima compagnia dei Ministri degli primi Infermi, erano in molti a provare invidia per Camillo, oggetto di maldicenze e insinuazioni: qualcuno pensava che fosse più interessato al potere che al servizio ai malati, e per questo lo ostacolava.

Insieme ai primi compagni, egli era solito riunirsi a pregare in una saletta dell’ospedale San Giacomo degli incurabili di Roma, dove campeggiava un grande crocifisso. Qualcuno ebbe l’ardire si staccarlo dal muro e gettarlo dietro una porta: un gesto che ferì profondamente Camillo e lo turbò, facendolo dubitare sul futuro della compagnia.

Ma Cristo gli venne in soccorso: quella stessa notte Camillo sognò che il crocifisso si staccava dalla croce e, andandogli incontro, così lo confortava: “Non temere pusillanime, continua, perché questa non è opera tua, ma opera mia!”.

E così fece. Per tutta la vita Camillo rivolse le sue preghiere a Cristo crocifisso, affidandogli anche i malati perché ne avesse cura.

Da qualche giorno il Crocifisso che parlò a San Camillo è esposto alla venerazione dei fedeli nella Chiesa della Maddalena a Roma 

Preghiera a Gesù Crocifisso
(Crocifisso miracoloso che più volte confortò S.Camillo de Lellis)

Crocifisso mio Gesù, che per ben due volte confortasti San Camillo,
la prima, muovendo dolcemente il capo
e dicendo: «Non temere, o pusillanime, cammina avanti, che io ti aiuterò,  e sarò con Te!»,
la seconda volta, staccando visibilmente le braccia dalla croce
con le parole: «Di che ti affliggi, o pusillanime! Seguita l’impresa che io ti aiuterò essendo quest’opera mia e non tua»,
infondi nel mio spirito fede ferma e speranza sicura nella tua parola
affinché amandoti sopra tutte le cose possa, come San Camillo,
superare le prove della vita e raggiungere la patria celeste.
Amen

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