Domani, martedì 22, e mercoledì 23 ottobre si svolgerà a Roma, presso la Casa Generalizia dei Ministri degli Infermi, a due passi dal Pantheon, il Convegno “S. Camillo de Lellis e i suoi amici. Ordini religiosi e arte tra Rinascimento e Barocco”, ideato e curato da Lydia Salviucci Insolera della Pontificia Università Gregoriana.
Il Comitato scientifico, che ha seguito tutte le fasi organizzative, è composto da Padre Alberto Marques de Sousa e Padre Eugenio Sapori, Ministri degli Infermi, e dai membri del Comitato scientifico dell’Ordine dei Ministri degli Infermi Johan Ickx, Luciana Mellone, Marco Pizzo e Daniel Ponziani.
L’idea del Convegno è sorta in occasione delle celebrazioni per il IV Centenario della morte di San Camillo de Lellis, con il fine di analizzare i punti di contatto in ambito artistico tra i vari ordini religiosi a Roma e in relazione a Roma tra il Rinascimento e il Barocco, avendo però come riferimento centrale di raccordo San Camillo e i Religiosi Camilliani.
Nelle due giornate di Convegno si cercherà di scandagliare il rapporto tra le varie spiritualità e l’arte, anche in funzione della loro reciproca influenza; capire l’applicazione del carisma di ciascun Ordine sulla base delle loro committenze architettoniche e figurative; verificare quindi le connessioni, le divergenze, le scelte di stile simili o contrarie. Tutto questo però inserito in un discorso continuo e circolare, così come è stato il rapporto di amicizia e condivisone spirituale tra i vari Ordini Religiosi, protagonisti della vita della Chiesa tra Cinquecento e Seicento a Roma: Camilliani, Cappuccini, Gesuiti, Oratoriani, Teatini, Carmelitani, ecc. Emergono quindi le figure carismatiche dei grandi Santi dell’epoca, amici tra di loro: basti pensare allo stesso San Camillo de Lellis amico di San Filippo Neri, quest’ultimo amico a sua volta di Sant’Ignazio di Loyola.
Attraverso i diversi contributi dei relatori, provenienti dalle principali università e istituzioni italiane e straniere, si ricostruisce il contatto diretto e indiretto dei vari Ordini Religiosi con San Camillo de Lellis, lasciando però un cospicuo spazio di approfondimento – ben 8 su 15 interventi – alle committenze dei Religiosi Camilliani.
In programma anche due visite nei “luoghi camilliani”: una alla chiesa di Santa Maria Maddalena e l’altra al Museo San Camillo de Lellis, interno alla Casa Generalizia dei Camilliani.
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