Il 6 agosto del 1978 moriva papa Paolo VI, Giovanni Battista Montini. Vogliamo ricordarlo attraverso due suoi documenti pontifici di singolare benevolenza e alto valore emessi in occasione del 350° anniversario della morte di San Camillo.
La Costituzione apostolica “Misericordiae fons Inexhaustus” del 1 giugno 1964, nella quale il Santo Padre Paolo VI, accogliendo i voti espressi a nome di tutto l’Ordine e delle autorità civili dell’Abbruzzo dal Rev.mo Padre Generale, con favorevole consenso di 4 Cardinali e 12 Arcivescovi e Vescovi della medesima regione, proclama solennemente S. Camillo celeste Patrono, “aeque principalis” con S. Gabriele dell’Addolorata, presso Dio, della regione dell’Abbruzzo.
La lettera indirizzata dal Santo Padre Paolo VI all’allora Rev.mo Padre Generale, intesa a “rendere più soave e fruttuosa la ricordata commemorazione”, affinché tutti i figli del Santo ne abbiano a ricavare “nuovo slancio” e incitamento. Il Papa, dopo aver ricordato l’opera di Camillo quale Fondatore suscitato da Dio e precursore nel campo assistenziale, afferma che la “sola Carità di Cristo” spiega tanta virtù: quella carità da cui “fu mosso fino all’estremo anelito” e che non solo insegnò ma praticò costantemente. Esorta quindi a ricalcare, con passo fedelissimo, “le vestigia del Fondatore”, prendendo quale norma di vita la carità illustrata dai suoi ammaestramenti e vivi esempi.
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