Nel giorno della festa della Natività della Beata Vergine Maria, l’8 settembre, nella storica chiesa di San Camillo a Tarnowskie Gory hanno pronunciato i lori primi voti religiosi cinque giovani religiosi camilliani appartenenti alla provincia polacca. Nello stesso giorno i confratelli Rafał Markowski (dalla Polonia) e Grzegorz Piskorz (dalla Polonia) hanno emesso i loro voti perpetui mentre Marcin Aleksandrowicz (dalla Polonia), Jean Christian Nasoloarimalala (del Madagascar) e Lasza Manukian (dalla Georgia) hanno rinnovato quelli temporanei.
La cerimonia è stata presieduta dal superiore provinciale, padre Miroslaw Szwajnoch, che nell’omelia ha prestato particolare attenzione alla comprensione contemporanea dei consigli evangelici. Il voto di castità è una vita solitaria, ma non è un vuoto – ha sottolineato il provinciale – perché la mancanza di legami familiari è adempiuta da Dio, dalla comunità religiosa e dalla moltitudine di persone senza nome che serviamo. Il voto di povertà non è tanto una rassegnazione dal possedere beni temporanei, ma la volontà di condividere tutto con chi è ne ha più bisogno. L’obbedienza è una ricerca di felicità tra l’antico eudemonismo e le benedizioni del Vangelo e, infine, il servizio agli ammalati è un privilegio camilliano per essere aperti a tutte le persone, indipendentemente dalle loro convinzioni religiose, politiche o etiche.
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