p. Arnaldo Pangrazzi m.i
O Signore, quest’ anno ha segnato profondamente la storia.
La pandemia ha paralizzato le nostre città,
rese deserte le nostre strade, svuotato le nostre chiese.
In mezzo allo sconcerto ti preghiamo, innanzitutto,
per coloro che non hanno casa, patria o nutrimento:
soccorrili attraverso la bontà e disponibilità di buoni samaritani, moltiplicando i segni della fratellanza umana.
Il coronavirus ha decongestionato le nostre piazze
per ricondurci all’intimità delle nostre case,
per stare insieme a quelli che hanno un posto speciale
nel nostro cuore e nella nostra vita.
Sono quelli che ci hanno insegnato l ’arte del vivere e convivere, accogliendo le nostre debolezze e affermando le nostre potenzialità;
sono coloro con cui abbiamo scelto di costruire il progetto di vita,
sono anche i figli e i nipoti che affidiamo al domani.
Siamo grati perché la pandemia ha riportato la famiglia al cuore dell’esistenza, dandoci tempo per giocare, leggere, coltivare interessi, rispolverare le foto sbiadite del passato, ordinare casa e giardino.
L’intensa prossimità e la quarantena hanno talvolta
agitato i piccoli, alla ricerca di spazi per divertirsi,
logorato i giovani, desiderosi di contatti con gli amici,
snervato gli adulti, ormai esaurite le scorte di autocontrollo.
Dona, Signore, a noi, alle nostre famiglie e comunità
abbastanza flebo di tolleranza per accettare le nostre imperfezioni, abbastanza iniezioni di umorismo per far fronte ai disappunti,
abbastanza trasfusioni di speranza per attraversare questo tempo.
Apri le finestre della nostra mente per scoprire ricchezze inesplorate,
apri le nicchie del nostro cuore per prestare ascolto a chi lo necessita,
apri i varchi del nostro spirito per lasciare spazio per Te.
Calma con la tua grazia le nostre inquietudini,
confortaci nei momenti del cordoglio e della solitudine,
nutrici con il farmaco del fiducioso abbandono,
ridonaci il senso della bellezza per tutto ciò che ci circonda
e fa’ che il Mistero della Pasqua inondi i nostri cuori
e trasformi la nostra vita e quella dell’ umanità. Amen
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