NEWSLETTER N. 18 Novembre 2015 – PDF
Newsletter in SPAGNOLO
Newsletter in FRANCESE
“Misericordiosi come il Padre”
La Pastorale della Salute nell’Anno Giubilare della Misericordia
Commento al Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXIV Giornata Mondiale del Malato 2016
Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria:
“Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5)
«Il banchetto di nozze di Cana è un’icona della Chiesa: al centro c’è Gesù misericordioso che compie il segno; intorno a Lui ci sono i discepoli, le primizie della nuova comunità; e vicino a Gesù e ai suoi discepoli c’è Maria, Madre provvidente e orante. Maria partecipa alla gioia della gente comune e contribuisce ad accrescerla; intercede presso suo Figlio per il bene degli sposi e di tutti gli invitati. E Gesù non ha rifiutato la richiesta di sua Madre. Quanta speranza in questo avvenimento per noi tutti! Abbiamo una Madre che ha gli occhi vigili e buoni, come suo Figlio; il cuore materno e ricolmo di misericordia, come Lui; le mani che vogliono aiutare, come le mani di Gesù che spezzavano il pane per chi aveva fame, che toccavano i malati e li guarivano. Questo ci riempie di fiducia e ci fa aprire alla grazia e alla misericordia di Cristo».
Sono una carezza per tutti i malati del mondo le parole che Francesco scrive nel suo Messaggio per la XXIV Giornata Mondiale del Malato che il prossimo 11 febbraio 2016, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebrerà a Nazareth. In quel luogo, cioè, dove “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” e dove Gesù ha dato inizio alla sua missione salvifica.
Sul liminare dell’Anno Giubilare della Misericordia, leggere e meditare il Messaggio di papa Francesco per questa XXIV Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio 2016), confrontarsi con il suo magistero (parole, gesti, segni, abbracci, …) non tanto sulla malattia intesa a livello teorico, ma sui suoi atteggiamenti (gesti, carezze, abbraccio, incontro di mani e di braccia e di sguardi e di sorrisi e di lacrime, …) con/per i malati, è un po’ come contemplare l’immagine del povero Cristo silenzioso della Leggenda del Grande Inquisitore di Dostoevskij.
Il Cristo che tace fa del proprio silenzio il rimedio alla parola idolatricamente vuota del Grande Inquisitore, contestandone con ciò la pseudo-verità e aprendo, nello stesso tempo, la possibilità di una parola diversa che giunge quasi dall’estremità più riposta del silenzio.
Rivelando con ciò l’essenza stessa della presenza divina nella storia. Il silenzio di Cristo culmina in un gesto di donazione, il bacio, che brucerà per sempre l’Inquisitore, che brucerà più di ogni parola, e che è il definitivo modo con cui il Cristo gli sarà presente, fin nel deserto della solitudine.
Questo gesto spiega come sia possibile che dalla fragilità, dalla sofferenza, dal silenzio nasca una parola che diventa realmente com-passione e testimonianza di prossimità che apre contestualmente alla speranza (cfr. Benedetto XVI, Spe Salvi = il dolore è luogo di esercizio e di apprendimento della speranza).
Fedeli alle nostre origini evangeliche, noi cristiani dovremmo essere coloro che uniscono in un unico progetto il mandato di Gesù: curare e proclamare. Direi di più: curare proclamando e proclamare curando (e guarendo). Questa doppia dimensione del nostra vocazione all’humanum richiede ad un tempo la coerenza della testimonianza e la spinta e lo spirito del “Pastore”.
I gesti che Gesù compiva verso i malati erano gesti tecnici-secolari-umani. Evangelizzare significa dunque imparare la pedagogia dei gesti di Gesù. È questa la base comune del nostro collaborare insieme credenti e non credenti in una progressione sempre crescente: essere coinvolti nell’esercizio dell’umanità, la quale di per sé, non necessita della fede; scendere (kenosi) per incontrare gli uomini e le donne, nel loro terreno professionale, che è sostanziato di gesti “secolari”; esercizio di umanità che diventa ministero, ossia siamo invitati “a cantare i canti di Sion in terra straniera”, in un ambito che non è immediatamente quello più consono al nostro ambiente; iniezione di spiritualità, per evitare che la nostra collaborazione diventi solo puro pragmatismo, efficientismo; ben fatto ma senz’anima; necessità di una mistica condivisa.
“Perché proprio a me?”: il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del malato risponde a questo interrogativo che la malattia, “soprattutto quella grave”, suscita nel cuore di chi soffre. Una domanda che “scava in profondità”, mentre l’esistenza umana entra “in crisi” e si ribella. Potrebbe essere facile, allora, cedere a “la tentazione della disperazione” e “pensare che tutto è perduto”, ma è proprio in questi momenti che “la fede in Dio rivela tutta la sua potenzialità positiva”. La fede, infatti – spiega il Papa – non fa sparire la malattia o il dolore, ma ne offre una chiave di lettura con cui si può scoprire “il senso più profondo di ciò che si vive”. E questa chiave, continua il Pontefice, ce la consegna Maria, Madre di Dio, “esperta della via” per arrivare più vicini a Gesù.
«Cari ragazzi e ragazze, al mondo di oggi manca il pianto! Piangono gli emarginati, piangono quelli che sono messi da parte, piangono i disprezzati, ma quelli che vivono una vita comoda non sanno piangere. Certe realtà della vita si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime. Invito ciascuno di voi a domandarsi: io ho imparato a piangere? …Gesù nel Vangelo ha pianto, ha pianto per l’amico morto. Ha pianto nel suo cuore per quella famiglia che aveva perso la figlia. Ha pianto nel suo cuore quando ha visto quella povera madre vedova che portava al cimitero suo figlio. Si è commosso e ha pianto nel suo cuore quando ha visto la folla come pecore senza pastore. se voi non imparate a piangere non siete buoni cristiani. E questa è una sfida. E quando ci fanno la domanda: perché i bambini soffrono?, perché succede questo o quest’altro di tragico nella vita?, che la nostra risposta sia il silenzio o la parola che nasce dalle lacrime. Siate coraggiosi, non abbiate paura di piangere»! (papa Francesco in sri lanka e filippine (12-19 gennaio 2015) – incontro con i giovani)
Curare i malati con gli occhi dell’amore, rispecchiando la tenerezza di Dio
Quindi, Papa Francesco si sofferma sul racconto evangelico delle nozze di Cana, definendolo “icona della Chiesa” con al centro Gesù misericordioso, circondato dai discepoli e da Maria “provvidente ed orante”, “Madre consolata che consola i suoi figli”, “donna premurosa” dagli “occhi vigili e buoni” e dal “cuore materno e ricolmo di misericordia”. Nella sollecitudine di Maria, “si rispecchia la tenerezza di Dio”, la stessa che si ritrova in tante persone che curano i malati e “sanno coglierne i bisogni, anche quelli più impercettibili, perché guardano con occhi pieni d’amore”.
«Tra le vittime di questa cultura dello scarto vorrei qui ricordare in particolare gli anziani, che sono accolti numerosi in questa casa; gli anziani che sono la memoria e la saggezza dei popoli. La loro longevità non sempre viene vista come un dono di Dio, ma a volte come un peso difficile da sostenere, soprattutto quando la salute è fortemente compromessa. Questa mentalità non fa bene alla società, ed è nostro compito sviluppare degli “anticorpi” contro questo modo di considerare gli anziani, o le persone con disabilità, quasi fossero vite non più degne di essere vissute. Questo è peccato, è un peccato sociale grave. Con che tenerezza invece il Cottolengo ha amato queste persone! Qui possiamo imparare un altro sguardo sulla vita e sulla persona umana! Cari fratelli ammalati, voi siete membra preziose della Chiesa, voi siete la carne di Cristo crocifisso che abbiamo l’onore di toccare e di servire con amore. Con la grazia di Gesù voi potete essere testimoni e apostoli della divina misericordia che salva il mondo. Guardando a Cristo crocifisso, pieno di amore per noi, e anche con l’aiuto di quanti si prendono cura di voi, trovate forza e consolazione per portare ogni giorno la vostra croce». (papa Francesco a Torino – incontro con gli ammalati e i disabili – chiesa del Cottolengo – 21 giugno 2015)
La preghiera per chi soffre: salute e pace del cuore
E qui il Papa ricorda le mamme al capezzale di figli malati, i figli che curano i genitori anziani, i nipoti che restano accanto ai nonni: tutti loro si affidano alle mani della Madonna. Cosa chiedere, dunque, per i nostri cari che soffrono? La salute, certo, scrive Papa Francesco, perché Gesù stesso ha manifestato il Regno di Dio attraverso le guarigioni. Ma anche “qualcosa di più grande”: “chiediamo una pace, una serenità della vita che parte dal cuore e che è dono di Dio”.
«Nell’ambito dei legami familiari, la malattia delle persone cui vogliamo bene è patita con un “di più” di sofferenza e di angoscia. È l’amore che ci fa sentire questo “di più”. Tante volte per un padre e una madre, è più difficile sopportare il male di un figlio, di una figlia, che non il proprio. La famiglia, possiamo dire, è stata sempre l’ospedale più vicino. Ancora oggi, in tante parti del mondo, l’ospedale è un privilegio per pochi, e spesso è lontano. Sono la mamma, il papà, i fratelli, le sorelle, le nonne che garantiscono le cure e aiutano a guarire. È davvero commovente la scena evangelica appena accennata dal vangelo di marco, dice così: «venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati» (Mc 1,29). Se penso alle grandi città contemporanee, mi chiedo dove sono le porte davanti a cui portare i malati sperando che vengano guariti! Gesù non si è mai sottratto alla loro cura. Non è mai passato oltre, non ha mai voltato la faccia da un’altra parte. L’amore di Gesù era dare la salute, fare il bene, e questo è al primo posto sempre. Ecco la gloria di dio! Ecco il compito della chiesa! Aiutare i malati, non perdersi in chiacchiere! aiutare sempre, consolare, sollevare, essere vicino ai malati: questo è il compito. La debolezza e la sofferenza dei nostri affetti più cari e più sacri, possono essere, per i nostri figli e i nostri nipoti, una scuola di vita, – educare i figli e i nipoti a capire questa vicinanza della malattia in famiglia – e lo diventano quando i momenti della malattia sono accompagnati dalla preghiera e dalla vicinanza affettuosa e premurosa dei familiari». (papa Francesco nell’udienza generale – 10 giugno 2015)
Il servizio ai bisognosi rende l’uomo simile a Gesù
Il messaggio pontificio guarda anche ai servitori presenti alle nozze di Cana, coloro che riempiono le anfore di acqua che poi Cristo trasforma in vino. Sono “personaggi anonimi”, spiega il Papa, ma “ci insegnano tanto” perché “obbediscono generosamente, e fanno subito e bene ciò che viene loro richiesto, senza lamentarsi e senza calcoli”. Questo ci dice che Cristo “conta sulla collaborazione” dell’uomo, sulla sua “disposizione al servizio dei bisognosi e dei malati”. Può essere un servizio “faticoso e pesante”, eppure il Signore lo trasformerà “in qualcosa di divino”, perché essere “servitori degli altri ci rende simili a Gesù più di ogni altra cosa”. Tutti noi, allora, possiamo essere “mani, braccia, cuori che aiutano Dio a compiere i suoi prodigi, spesso nascosti” e se seguiamo l’esempio di Maria, “Gesù trasformerà sempre l’acqua della nostra vita in vino pregiato”.
«Noi non siamo testimoni di un’ideologia, di una ricetta, di un modo di fare teologia, non siamo funzionari di Dio, siamo testimoni dell’amore risanante e misericordioso di Gesù, non perché siamo speciali, non perché siamo migliori ma perché siamo testimoni grati della misericordia che ci trasforma». (papa Francesco ai religiosi, Santa Cruz – Bolivia)
Promuovere la cultura dell’incontro e della pace in ogni ospedale
Guardando, poi, al prossimo Giubileo straordinario della Misericordia, alla celebrazione della Giornata del Malato in Terra Santa ed alle due suore figlie di questa terra canonizzate lo scorso maggio – Santa Maria Alfonsina Danil Ghattas e Santa Maria di Gesù Crocifisso Baouardy – Papa Francesco sottolinea che “ogni ospedale o Casa di cura può essere segno visibile e luogo per promuovere la cultura dell’incontro e della pace”, dove la malattia, la sofferenza, come pure l’aiuto professionale e fraterno “contribuiscano a superare ogni limite e ogni divisione”. Il messaggio si conclude, quindi, con l’invocazione a Maria, affinché rivolga i suoi occhi misericordiosi all’uomo, “specialmente nei momenti di dolore”.
“Il dolore è così grande che tratteggiarlo con la parola diviene insopportabile. Il dolore non ha volto, non ha nome certo, non seve a niente, e, tuttavia, voi vedrete che il dolore è più tangibile di tanti volti, è più sicuro degli amici, è più fecondo dei nostri lavori! … Lasciategli aperta non soltanto la porta del ricordo, ma anche quella della presenza e della speranza … Occorre soffrire perché la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne. Questa sera ho la consapevolezza che non difendo una posizione…” (E. Mounier, Lettere sul dolore).
Nel contempo, però, “non resta che una cosa: pregare, perché le tenebre non si confondano con la luce” (idem).
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO (11 febbraio 2016)
TESTO IN ITALIANO E IN INGLESE
BRASILE
La provincia camilliana del Brasile celebrerà con gioia l’ordinazione diaconale del Confratello Mauricio Gris, che avverrà il giorno 15 novembre 2015.
15ma Giornata di Pastorale Sanitaria con più di 1400 partecipanti
Giovedì 29 ottobre presso l’ospedale san Francesco/san Camillo è stata organizzata la 15ma Giornata della Pastorale della Salute.
Il tema affrontato è stato: Fare della nostra vita come la sua storia. “Sono venuto per servire”.
L’evento ha avuto come obiettivo principale la celebrazione per gli 80 anni dell’arrivo dei religiosi camilliani nella parte occidentale di Santa Catarina (Iomerê) e per i 31 anni di gestione dell’ospedale di Concórdia.
Osmar Penso, responsabile degli ospedali camilliani del Sud del Brasile ha dato il benvenuto ai circa 1400 partecipanti all’incontro.
L’evento ha contato sulla presenza del Superiore Generale dell’Ordine camilliano, p. Leo Pessini che ha proposto una riflessione sul tema Il servizio samaritano e camilliano nella pastorale della salute.
È stato presente anche in qualità di relatore mons. Frei Mario Marquez, Vescovo di Joaçaba/Santa Cararina, che ha affrontato il tema dell’ecologia e della salute, a partire dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco.
Secondo la coordinatrice della manifestazione, sig.ra Alice Gaio, la 15ma Giornata di Pastorale della Salute superato tutte le aspettative: sono giunte persone da oltre 30 comuni di Santa Catarina e dagli stati di Paranà, Rio Grande do Sul e di San Paolo. “Se non c’è evangelizzazione, non è possibile alcun cambiamento ne altre possibilità di perseguire il modo corretto ed efficace nell’assistenza sanitaria“, ha commentato.
Leocir Pessini, in questi giorni di presenza fraterna nel sud del Brasile ha partecipato ad un incontro formativo con i membri della Famiglia Camilliana Laica di Iomere (SC). Si tratta di un gruppo di laici-pionieri, tra i primi membri in tutto in nostro Ordine, che si radunano da più 35 anni.
Incontro dei seminaristici e formatori della Provincia Camiliana Brasiliana. Gli incontro si è tenuto dal 30 ottobre al 02 novembre. Hanno partecipato 19 seminaristici e 5 formatori.
3 Propedeutico – Aspirantado
10 filosofia – Pontulantado
2 noviziato
4 Juniorato
TAIWAN
Dal 12 al 27 Ottobre 2015, p. Giuseppe Didoné ha organizzato ed accompagnato con un gruppo di 30 pellegrini cattolici un pellegrinaggio nei luoghi mariani di Fatima e di Lourdes e a Lisieux (città natale di S. Teresina di Gesù e dei suoi genitori Luigi e Zelia Martin, neo-canonizzati) per rafforzare la loro fede e conoscere dei luoghi densi di spiritualità di cui avevano solo sentito raccontare da altri.
PROVINCIA NORD-ITALIANA
Il confratello p. Marco Moioli è stato consacrato sacerdote, sabato 7 novembre, nella sua parrocchia natale di Rozzano (Milano), da Mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo ausiliare della Diocesi di Milano.
Week–end formativo per i religiosi camilliani della Provincia nord italiana “La crisi nella vita religiosa come pericolo ed opportunita’” 4-6 dicembre 2015 Centro Pastorale Ambrosiano – Seveso (Monza-Brianza)
Programma
VERONA-SAN GIULIANO
Giovedì 29 ottobre 2015 i religiosi camilliani della Provincia Nord Italiana si sono riuniti in Convegno a Verona presso il Centro Camilliano di Formazione.
Vino nuovo in otri nuovi – Convegno sulla Vita Consacrata
Il Convegno si è prefisso di rispondere ad alcune istanze che il Progetto Comunitario della Provincia poneva in essere. Nell’Anno dedicato alla Vita Consacrata si è pensato di raccogliere alcune suggestioni che riguardassero il “nuovo”. Il tema del Convegno raccoglie la metafora evangelica che meglio ne esprime l’urgenza e la necessità. Il sottotitolo, invece, è lo slogan che accompagna questo Anno dedicato alla Vita Consacrata, e sono le realtà attraverso le quali vorremmo che fosse declinata l’istanza del “nuovo” e viceversa. Una novità che sappia di vangelo, capace di generare speranza e rivelarsi in profezia.
Tutto questo è stato analizzato e filtrato attraverso il nostro “colore” e la nostra peculiare realtà carismatica.
- Quanto e come la “novità” che ci è richiesto di accogliere può risultare decisiva e provvidenziale per le nostre fraternità?
- Che cosa, effettivamente, ci è chiesto di “rinnovare” e “modificare”?
- Qual è il nostro vino nuovo?
- E quali le nuove esperienze?
FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA – provincia nord italiana
EDUCARE ALLA VITA, EDUCARE ALLA SALUTE
Dal 16 al 18 ottobre, nella splendida cornice di Villa Comello a Mottinello (VI), i membri e i simpatizzanti della Famiglia Camilliana Laica (il gruppo che si ritrova a Piossasco (Torino), il gruppo di Milano, il gruppo di Castellanza, il gruppo di Verona e il gruppo di Mestre) si sono radunati insieme dedicandosi ampi spazi di preghiera, personale e comunitaria, ed un corposo. Aperto e concluso da due brevi relazioni fatte a nome del consiglio provinciale (Marisa Sfondrini, Piera Tua, Rosabianca Carpene e Dianalori Palman), la parte centrale dell’incontro ha avuto due relazioni sul tema “Educare alla vita” (e quindi alla salute, che il relatore ha preferito intitolare “Amare la vita”) dovute a padre Angelo Brusco. La domenica successiva, in mattinata, si è avuta la lunga e argomentata testimonianza di fratel Luca Perletti sul lavoro compiuto dalla Camillian Task Force, il “gruppo d’assalto” composto da religiosi camilliani che da anni – in obbedienza al carisma del fondatore – interviene in situazioni di particolare gravità, come di recente nel disastroso terremoto in Nepal e in Sierra Leone devastata dalla mortale infezione provocata dal virus ebola.
ROMA – Casa Generalizia
Venerdì 11 dicembre p.v. alle ore 16.00, presso la nostra Casa generalizia, ci sarà la presentazione degli ultimi due volumi pubblicati nella Collana di ricerca storica sulle provincie camilliane più antiche: Storia dell’Ordine di San Camillo. La Provincia Piemontese a cura di W. Crivellin e Storia dell’Ordine di San Camillo. La Provincia Siculo-Napoletana a cura di S. Andreoni, M. C. Giannini, G. Pizzorusso.
ROMA – Chiesa Rettoria della “MADDALENA”
HOLY-WEEN (31 ottobre)
Sabato 31 ottobre p.v. – vigilia della Solennità di Ognissanti – dalle ore 21.00, nella nostra bella chiesa della Maddalena, abbiamo “celebrato” HOLY-WEEN: canti, preghiera, musica, adorazione eucaristica, possibilità di confessione … I giovani “Sentinelle del mattino” e le Figlie di San Camillo hanno animato la serata: dalle ore 21.00 alle ore 23.30.
GALLERIA FOTOGRAFICA
FESTA DI MARIA SALUS INFIRMORUM (16 novembre)
13-14-15 novembre: TRIDUO DI RIFLESSIONE E PREGHIERA
16 novembre ore 19.00: FESTA LITURGICA – Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za MONS. ZYGMUNT ZIMOWSKI (Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari – per la Pastorale della Salute)
Martedì 8 dicembre 2015 alle ore 16,00 nella Chiesa della Maddalena vivremo il tradizionale, ma sempre sentito, appuntamento della Rinnovazione dei nostri voti religiosi. I confratelli presenti a Roma, le religiose camilliane e i simpatizzanti del nostro Carisma sono invitati per questo momento di preghiera e di spiritualità.
KENYA
Giovedì 1 ottobre 2015, quattro religiosi della Delegazione del Kenya sono stati ordinati diaconi: William Augo Adhanja, Samuel Omollo Oleck, Kizito Mochere Omari e Justus Onsare Ombati.
CILE
Sabato 31 ottobre, il confratello Pablo Cerón Urrutia è stato consacrato sacerdote dal Vescovo di San Bernardo, Mons. Iuan Ignacio Gonzàles.
SANTIAGO DEL CILE
Il 20 ottobre presso la Pontificia Università Cattolica e il 23 presso la sede del Vicariato della Conferenza Episcopale di Santiago Cile è stato presentato il libro Santos de la salud, tesoro y milagro de la Iglesia, una raccolta di 160 biografie (su totale 360) tra santi / beati / come fondatori e fondatotrici di istituzioni sanitarie cattoliche. Modelli di una Chiesa sanante che esprime il Vangelo e il comandamento dell’amore. Ringraziamo per questo sforzo editoriale Padre Pietro Magliozzi. Ringraziamo anche il dottor Rosa Walker e Mons. Manuel Camilo Vial per la collaborazione.
REPUBBLICA CENTRO AFRICA
‘Only love can destroy the walls of hatred’ – “Solo l’amore può abbattere i muri dell’odio!”
È apparsa una nuova ed interessante intervista al nostro confratello p. Bernard Kinvi, a proposito del suo coinvolgimento nell’opera di aiuto e di pacificazione nel conflitto che ha insanguinato la Repubblica Centrafricana, proprio nell’imminenza della visita di papa Francesco in quel paese.
PROVINCIA ROMANA
Dal 30 novembre al 3 dicembre 2015 presso il Centro di Spirtiualità N. D’Onofrio di Bucchianico (Ch), nel contesto dell’Anno della Vita Consacrata viene organizzato un incontro spirituale di riflessione e di approfondimento sulla vita religiosa. L’animazione è affidata a don Michele Masciarelli, sacerdote dell’Arcidiocesi Chieti-Vasto e docente di Teologia presso l’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano.
«Mi aspetto che ogni forma di vita consacrata si interroghi su quello che Dio e l’umanità di oggi domandano». (Francesco, A tutti i Consacrati)
Il confratello Antonio Zinni, sabato 28 novembre p.v., nella liturgia dei primi vespri della prima domenica di Avvento, sarà ordinato diacono, presso la chiesa della comunità camilliana di “Villa Sacra Famiglia” a Roma.
BURKINA FASO
Inizio noviziato in Burkina Faso – Benin/Togo
Professi e Novizi Camilliani del Burkina Faso/ Benin Togo: un numero così significativo di giovani religiosi ci riempie di gioia,
“Questa Pianticella Si Spargerà in Tutto Il Mondo …”
Domenica 25 ottobre alla presenza del presidente della Repubblica del Burkina Faso, dei Ministri della Sanità e della Pubblica Istruzione e di quattro Vescovi, tra cui il camilliano Mons. Prosper Kontiebo Vescovo di Tenkodogo, si è celebrata la consegna dei Diplomi del «Centro di Pastorale Sanitaria – Camillianum di Ouagadougou.
Il Presidente ha in questa maniera voluto esprimere ai Religiosi Camilliani la sua stima in riferimento all’opera svolta nel primo momento del drammatico tentativo di “colpo di stato” all’Hopital Saint Camille e in altri Centri Sanitari della Diocesi.
Il Camillianum sostenuto da tutta la comunità camilliana burkinabé, è affidato alla gestione e all’animazione di p. Edgar Yameogo a sua volta laureato in «Teologia della Pastorale Sanitaria» al Camillianum di Roma.
CTF – THAILANDIA
A Bangkok, ospitati nella Casa Provincializia Camilliana, si sono radunati i responsabili della Camillian Task Force. Con il coordinamento del Consultore per il Ministero p. Aris Miranda, religiosi camilliani, religiose camilliane e collaboratori laici si sono confrontati e verificati sui prossimi progetti.
Dal 16 al 18 ottobre sempre a Bangkok si è tenuto anche il primo incontro del Segretariato per il Ministero, con tutti gli animatori, incaricati delle diverse aree geografiche del mondo camilliano.
Verbale dell’Incontro – ITALIANO / INGLESE
ANNO DELLA VITA CONSACRATA – EVENTO SPECIALE
Si svolgerà a Roma dal 28 gennaio 2016 – 2 febbraio 2016, il grande evento conclusivo dell’anno della Vita Consacrata Per informazioni e prenotazioni clicca qui (PRENOTAZIONI – BOOKINGS)
INDIA
La Vice-provincia dell’India, anche in vista del suo passaggio allo status di Provincia – previsto per il prossimo 2 febbraio 2016, ha celebrato la sua Assemblea Generale dal 22 al 25 ottobre u.s., coinvolgendo nella preparazione e nello svolgimento tutti i Confratelli e le diverse sfumature ministeriali e carismatiche presenti nelle nostre comunità camilliane della regione.
MESSAGGIO P. LEOCIR PESSINI – ENG
MESSAGGIO P. VITTORIO PALEARI – ENG
PRESENTAZIONE DELLA VITA DELLA VICE-PROVINCIA DA PARTE DEL VICE-PROVINCIALE P. BABY ELLICKAL – ENG
ROMA – PONTIFICIO CONSIGLIO PER GLI OPERATORI SANITARI (PER LA PASTORALE DELLA SALUTE)
Dal 19 al 21 novembre 2015 si terrà la XXX Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (Per la Pastorale della Salute) dal titolo: “La Cultura della Salus e dell’Accoglienza al servizio dell’uomo e del pianeta”.
Scarica qui il programma completo ITALIANO E INGLESE
Scarica qui il modulo per l’iscrizione. ITALIANO E INGLESE
ROMA – CAMILLIANUM
Siamo lieti di comunicare che con protocollo del 28 agosto 2015 della Congregazione per l’Educazione Cattolica e con protocollo del 26 settembre del 2015 della Pontificia Università Lateranense, il card. Agostino Vallini, Vicario generale di S.S. per la città di Roma e Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense, ha nominato la prof.ssa PALMA SGRECCIA, preside dell’Istituto Internazionale di Teologia Pastorale “CAMILLIANUM” di Roma per la durata del prossimo triennio 2015-2018.
A Lei i migliori auguri per un fruttuoso impegno accademico e formativo e al prof. Massimo Petrini i più cordiali e sinceri ringraziamenti per il lavoro, la professionalità, e l’amicizia che ha dimostrato in questi anni di collaborazione, verso l’Istituto accademico e l’Ordine dei Camilliani.
È uscito l’ORDINE DEGLI STUDI 2015/2016 del Camillianum. Scaricabile qui
INAUGURAZIONE dell’anno accademico 2015/2016 del Camillianum.
Mercoledì 18 novembre 2015 ore 9,30.
Saranno presenti anche il Superiore Generale p. Leocir Pessini, il Preside Prof.ssa Palma Sgreccia e il Vicepreside Prof. Eugenio Sapori.
CONVEGNO: L’alleanza tra le generazioni in una società che invecchia. Un progetto della comunità camilliana
Venerdì 4 dicembre 2015
Presentazione
Il calo della natalità e la rapida evoluzione delle conoscenze e delle tecnologie biomediche hanno determinato un progressivo e significativo invecchiamento della popolazione, creando nuove possibili aspettative di vita.
L’anziano non possiede certo le stesse risorse fisiche del giovane, ma il suo contributo non è per questo meno fecondo; si pensi al valore della continuità con il passato e dell’esperienza di vita nell’ambito di una società ripiegata sul presente e accentuatamente frammentata come la nostra.
Il Convegno, organizzato dal Camillianum e dal Segretariato generale per il Ministero dell’Ordine dei Camilliani, intende proporre un valido modello di alleanza tra le generazioni, una risposta alla cosiddetta cultura dello scarto e dell’esclusione (Evangelii gaudium, n. 43).
Nella prima sessione dei lavori si analizzeranno, con contributi teologici, filosofici ed etici, le coordinate dell’art of aging d’ispirazione cristiana. Nella seconda sessione, la riflessione ruoterà attorno alla Lettera del Superiore Generale dei Camilliani “Ai nostri confratelli anziani e malati”, centrata sul valore della condivisione e della non emarginazione, un invito a vivere con dignità ed eleganza una fase “non solo di ricordi, ma anche dei sogni”, la nostra Domenica della vita.
AGENDA DEL SUPERIORE GENERALE E DELLA CONSULTA
Dal 24 ottobre al 1 novembre, p. Leocir Pessini sarà nel sud del Brasile per partecipare alle celebrazioni in commemorazione degli 80 anni dell’arrivo dei camilliani nel sud del Brasile, a Iomerê, nella Paróquia São Luigi Gonzaga, piccolo paese che oggi conta circa tremila abitanti. Poi partirà per la visita ai confratelli camilliani in Indonesia ed Australia con p. Aris.
Dal 9 al 17 novembre p. Leocir insieme con il Consultore p. Aris Miranda sarà in visita alla comunità camilliana di Flores-Maumere in Indonesia.
Il 18 novembre parteciperà all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2015/2016 del Camillianum (Roma).
Dal 25 al 27 novembre, p. Leocir parteciperà a Roma all’incontro semestrale dell’Unione Superiori Maggiori.
A Roma (Casa generalizia), nei giorni 3-4-5 dicembre parteciperà al terzo raduno della Commissione Economica Centrale dell’Ordine.
P. Leocir Pessini in ITALIA
- dal 20 al 22 novembre incontrerà i confratelli camilliani di Forte dei Marmi, Genova ed Imperia;
- dal 28 al 29 novembre sarà a Predappio (FC) per visitare la comunità camilliana e le persone accolte nell’Opera;
- dal 5 al 6 dicembre parteciperà al Week–end formativo per i religiosi camilliani della Provincia nord italiana “La crisi nella vita religiosa come pericolo ed opportunita’” presso il Centro Pastorale Ambrosiano – Seveso;
- il 7 dicembre visiterà i confratelli della comunità di Pavia;
- dal 10 al 12 dicembre visiterà i camilliani che vivono ed operano a Firenze;
- domenica 13 dicembre celebrerà l’eucarestia presso la parrocchia di “San Camillo” a Roma.
Dal 28 novembre al 7 dicembre, il Consultore p. Aris Miranda sarà in Sierra Leone a supervisionare lo sviluppo del progetto della Camillian Task Force nell’emergenza del virus Ebola.
Laurent Zoungrana dal 6 al 7 novembre 2015 parteciperà all’incontro delle Famiglie carismatiche, evento sponsorizzato dall’Unione dei Superiori Generali, a Roma. Il tema dell’evento è: “Famiglie carismatiche in dialogo, nell’Anno della Vita Consacrata”.
Fr. Ignacio Santaolalla agli inizi del mese di novembre sarà in visita alla comunità camilliana e al Campus “Saint Camillus” di Milwaukee (U.S.A.).
ATTI DELLA CONSULTA
Presentazione ed approvazione del quadro generale degli incontri più importanti per l’Ordine nell’attuale sessennio 2016/2020. Sono previsti eventi ed incontri che intendono rinforzare il confronto, la progettualità e la verifica del Progetto Camilliano, a livello internazionale; favorire l’incontro tra religiosi e stabilire tecnicamente delle date che permettano già di organizzare l’agenda di tutti e di ciascuno.
Leggi la presentazione della Consulta generale ITALIANO – INGLESE
Approvazione favorevolmente della richiesta di p. Gervasio d’Alessio (provincia piemontese – ora nord italiana) di concessione di indulto di uscita dall’Ordine e di incardinazione in diocesi di Benevento. I documenti sono stati inoltrati al Dicastero vaticano competente.
Approvazione favorevolmente della richiesta di p. Scott Francis Binet (provincia brasiliana – delegazione nord americana) di indulto di extra-claustra per tre anni. In questo periodo, sarà accolto dal Vescovo ordinario della diocesi di Madison (U.S.A.).
Leocir Pessini, vista la puntuale richiesta avanzata dal Capitolo Generale Straordinario (Ariccia – Giugno 2014), di ricostituire la Commissione Economica Centrale, con il consenso della Consulta, per il sessennio 2014-2020, ha integrato i membri della suddetta Commissione:
P. Mario Louis KOZIK (Provincia Brasiliana)
Dott. Emilio Servando VILLAR PERNAS (collaboratore Provincia Spagnola)
Ringraziandoli per la loro generosa disponibilità, auguriamo un fruttuoso lavoro per una sempre maggiore “vigilanza e trasparenza nel trattare i problemi economico-finanziari”.
RELIGIOSI DEFUNTI
«Ecco, ora svaniscono. I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava, per rinnovarsi, trasfigurati, in un’altra trama!» (T.S. Eliot)
Le religiose Figlie di san Camillo comunicano la notizia del decesso della cara sorella sr. Giovina Pellegrini (78 anni di cui 56 di professione religiosa) avvenuto il giorno 15 ottobre 2015 (vigilia della festa della beata Giuseppina Vannini). Il Signore ha voluto accanto a sé la nostra sorella dalla missione del Burkina Faso, sua seconda patria!
LETTERA A SUOR GIOVINA – daL BLOG “Con cuore di Madre”
Sabato 31 ottobre 2015, presso la Comunità camilliana del “St. Camillus Health Care Center” di Milwaukee (U.S.A) è morto p. Willliam F. Cronin (66 anni).
«Ora vivono in Cristo, che hanno incontrato nella Chiesa, seguito nella nostra vocazione, servito nei malati e sofferenti. Nella fiducia che il Signore, la Vergine Santa nostra Regina, san Camillo – i beati Luigi Tezza e Giuseppina Vannini – e i nostri Confratelli e Consorelle defunti li accoglieranno fra loro, li affidiamo nella preghiera ricordandoli con affetto, stima e gratitudine»
ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA – APERTURA 8 DICEMBRE 2015
“Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: e in base ad esse saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete. Se avremo accolto il forestiero e vestito chi è nudo. Se avremo avuto tempo per stare con chi è malato e prigioniero (cfr Mt 25,31-45). Ugualmente, ci sarà chiesto se avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e che spesso è fonte di solitudine; se saremo stati capaci di vincere l’ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini privati dell’aiuto necessario per essere riscattati dalla povertà; se saremo stati vicini a chi è solo e afflitto; se avremo perdonato chi ci offende e respinto ogni forma di rancore e di odio che porta alla violenza; se avremo avuto pazienza sull’esempio di Dio che è tanto paziente con noi; se, infine, avremo affidato al Signore nella preghiera i nostri fratelli e sorelle. In ognuno di questi “più piccoli” è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura. Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: «Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore»”.
(papa Francesco, bolla di indizione Misericordiae Vultus, 15)
PREGHIERA DEL GIUBILEO IN LINGUA
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