Newsletter 75 – Il mondo camilliano visto da Roma… e Roma vista dal mondo

Testimoni della Bellezza di Dio. A 25 anni dall’Esortazione Apostolica Vita Consacrata

«Testimoni della bellezza di Dio» è il titolo della lettera che il cardinale João Braz de Aviz e l’arcivescovo José Rodriguez Carballo — rispettivamente prefetto e segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e lo società di vita apostolica — hanno inviato «ai fratelli e sorelle consacrati» in occasione del venticinquesimo anniversario dell’esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II «Vita consecrata».

Ai fratelli e sorelle consacrati,

rendiamo grazie continuamente per voi, «a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in Lui siete stati arricchiti di tutti i doni» e «chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro» (1 Cor 1, 4). In questo drammatico momento ci sentiamo solidali con tutti e tutte «nella tribolazione e nella perseveranza» (cfr. Ap 1, 9), non solo a motivo dell’evento pandemico, ma soprattutto per le sue conseguenze che ci toccano da vicino nelle quotidiane vicende della comunità civile ed ecclesiale. I consacrati e le consacrate sono interpellati in prima persona a risvegliare in tutti il senso della speranza.

Non vorremo che passasse inosservato il 25° anniversario (25 marzo 1996) della pubblicazione dell’Esortazione apostolica di san Giovanni Paolo II Vita Consecrata, frutto della riflessione della IX Assemblea del Sinodo dei vescovi celebrata nel mese di ottobre 1994. In essa i vescovi hanno più volte confermato che «la vita consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo della sua missione […] Dono prezioso e necessario anche per il presente e per il futuro del Popolo di Dio» (Vita consecrata, 3).

In questa circostanza sentiamo nostra l’invocazione e il rendimento di grazie espressi mediante le parole di Papa Francesco: «Signore, la  mia  salvezza viene da  Te, le mie mani non sono vuote, ma piene della tua grazia.  Saper vedere  la grazia  è il punto di partenza» (Omelia, 1 febbraio 2019). Guardare indietro, rileggere la propria storia è vedervi il dono fedele di Dio, non solo con il nostro sguardo, ma con «lo sguardo dei fedeli» (Vita consecrata, 1), nella consapevolezza che il mistero del Regno di Dio già opera nella nostra storia e attende la sua piena attuazione nei cieli (ivi).

SCARICA QUI IL MESSAGGIO 

CIVCSVA – Il dono della fedeltà la gioia della perseveranza

Il nostro è un tempo di prova: “è più difficile vivere da persona consacrata nel mondo attuale”. La fatica nella fedeltà e il venir meno delle forze della perseveranza sono esperienze che appartengono alla storia della vita consacrata , già dai suoi albori. La fedeltà, nonostante l’eclissi di questa virtù nel nostro tempo, è inscritta nell’identità profonda della vocazione dei consacrati: è in gioco il senso della nostra vita davanti a Dio e alla Chiesa. La coerenza della fedeltà consente di appropriarsi e riappropriarsi della Verità del proprio essere, cioè di rimanere nell’amore di Dio Video della presentazione del documento

 

 

Il dono della fedeltà e la gioia della perseveranza di José Rodríguez Carballo Arcivescovo segretario della CIVCSVA
Rimanete nel mio amore (Gv 15, 9): è la richiesta che Gesù fa ai suoi discepoli durante l’ultima Cena. Rimanete: «Qui sta la forza della vocazione del consacrato». Questo imperativo è anche una consegna, l’offerta della «verità fondamentale» che permette di «restare in comunione vitale con Cristo». (Francesco, La forza della vocazione. Conversazione con Fernando Prado, 44). Consegna affidata ai discepoli di ieri e di oggi, in particolare agli uomini e alle donne consacrate che affrontano la sfida di vivere in ambienti fortemente secolarizzati, correndo il rischio di perdere il fervore e la gioia della propria donazione a Cristo e alla Chiesa. Fervore e gioia che non vengono meno, oggi come ieri, in «tanti consacrati e ministri di Dio, [che] nella silenziosa dedizione di sé, perseverano incuranti del fatto che il bene spesso non fa rumore […]. Essi continuano a credere e a predicare con coraggio il Vangelo della grazia e della misericordia a uomini assetati di ragioni per vivere, per sperare e per amare. Non si spaventano davanti alle ferite della carne di Cristo, sempre inferte dal peccato e non di rado dai figli della Chiesa» (Francesco, Discorso ai vescovi di recente nomina partecipanti al corso promosso dalla Congregazione per i vescovi, 13 settembre 2018). SCARICA QUI IL TESTO

COVID-19
Il dono della fedeltà e la gioia Superiore e superiori maggiori di 45 congregazioni religiose, dedite alla cura sanitaria e all’assistenza dei più fragili (anziani, soprattutto), in un documento rinnovano il loro impegno contro la pandemia. Tra gli altri, l’hanno sottoscritto Camilliane e Camilliani, i Fatebenefratelli, i religiosi dell’Opera don Guanella, suore e sacerdoti del Cottolengo, Francescani, Agostiniani e Cistercensi
«Sempre accanto a chi soffre, il vaccino dev’essere garantito a tutti» – Famiglia Cristiana

LAUDATO Sì

 Il dicastero per il servizio dello sviluppo Umano Integrale, su invito di papa francesco, sta per lanciare la piattaforma d’azione Laudato si’, un programma pluriennale che vuole coinvolgere tutto il mondo cattolico in un processo di conversione ecologica, secondo lo spirito della Laudato si’ e dell’ecologia integrale.Il Consiglio esecutivo dell’USG (Unione dei Superiori Generali), consapevole dell’importanza e dell’urgenza della questione, ha espresso il suo sostegno a questa iniziativa durante la sua riunione del 22 febbraio 2021 e incoraggia tutte le congregazioni membri dell’USG a unire le forze, in modo coordinato, di fronte a questa importante sfida Piattaforma d’azione Laudato si’

 

PROVINCIA ROMANA

Al link seguente potrete vedere le immagini della presentazione del libro Nicola D’Onofrio, molto più di un sorriso che si è svolta ieri a Mesagne (Brindisi). CLICCA QUI

 

 

 

 

 

Non ci sono solo chiese antiche nel percorso stazionale quaresimale di Roma. Oggi si arriva a San Camillo de Lellis agli Orti Sallustiani una basilica parrocchiale che sorge in Via Sallustiana nella parte nord orientale del centro storico di Roma. La chiesa è stata scelta in sostituzione di quella storica di Santa Susanna alle Terme di Diocleziano che attualmente è in restauro. Stazioni quaresimali, San Camillo de Lellis (acistampa.com)

 

Felice Ruffini – Brevi notizie dell’Arciconfraternita Maria SS.ma della Salute di S. Giuseppe Sposo della Med. e di San Camillo de Lellis eretta nella Chiesa di S. Maria Maddalena dei CC.RR. Ministri degli InfermiPoche parole per presentare questa ristampa mista di “1869/2021”, un’idea estrosa scaturita dalla scoperta casuale di un “Arciconfraternita Salus” del 1860 istituita da un Fratello laico, Sagrestano della Chiesa di S. Maria Maddalena in Roma, mentre si cercava qualche antica devozione di San Giuseppe nell’Ordine Camilliano in questo “Anno Giubilare dedicato a San Giuseppe” indetto da Papa Francesco. Felice Ruffini – Brevi notizie dell’Arciconfraternita Maria SS.ma della Salute

 

 

PROVINCIA INDIANA
Dal sito 
Mangaluru.comIl 10 marzo presso il campus di Snehasadan, il St. Camillus Care Home e la Bethany Educational Institutions hanno collaborato per organizzare la distribuzione di forniture alimentari essenziali, biancheria e articoli necessari per la scuola e l’istruzione La distribuzione di forniture essenziali ha coinvolto oltre 750 famiglie risiedenti nelle zone di Kinnikabla, Gurpur e Kaikamba.Un gesto lodevole che ha mostrato solidarietà con i residenti locali. I beneficiari di questa distribuzione sono state le persone meno fortunate e i più colpiti dalla pandemia. Questi ultimi sono stati identificati sulla base della loro situazione finanziaria post pandemia. Questo progetto fa parte del Covid 19 Relief work di Sneha Charitable Trust (SCT) gestito dall’ordine di San Camillo, un ordine religioso cattolico oltre che un’organizzazione internazionale con sede a Bengaluru, che si occupa esclusivamente di assistenza sanitaria da 450 anni. Il progetto è stato finanziato dal generoso contributo della Fondazione Budhist TZU CHI fondata a Taiwan CONTINUA QUI


PROVINCIA DEL BURKINA FASO

Il 15 marzo 2021, p. Kiswendsida J. Dieudonné Bei, (religioso camilliano della provincia del Burkina Faso in servizio pastorale presso la comunità camilliana della parrocchia San Camillo di Roma) ha difeso la sua tesi di dottorato in Teologia dal titolo: L’esercizio dell’autorità nella vita consacrata: il caso specifico degli Istituti in Burkina Faso.

 

 

 

Juvenat Saint Camille GarconsIl Video clip per i 50 anni del seminario minore camilliano in Burkina Faso GUARDA QUI

 

 

 

 

 

 

DELEGAZIONE IN TAIWAN

Il giorno 12 marzo u.s. si è svolto il primo raduno del nuovo comitato direttivo della scuola camilliana di infermieristica. I due nuovi membri sono il direttore del nostro ospedale camilliano St. Mary’s ed una religiosa dell’istituto delle Figlie di Gesù, che dirige una scuola media in Taipei.

 

 

 

Al centro camilliano di accoglienza per anziani e per persone con disabilità, in occasione della quaresima si è celebrata una Via Crucis vivente, con alcune ospiti che hanno interpretato alcuni personaggi della passione di Cristo.

 

 

 

Il giorno 13 marzo u.s., anticipando la celebrazione liturgica (19 marzo), in occasione dell’anno dedicato da papa Francesco a san Giuseppe, è stata celebrata la solennità liturgica in onore di san Giuseppe, al mattino nella chiesa parrocchiale ‘camilliana’ di Nan Ao (Lotung) e nel pomeriggio nella chiesa ‘camilliana’ di Tungshan, entrambe dedicate a questa grande figura di santità.

 

 

Vicino al nostro santuario dedicato a San Camillo, ci sono le 14 stazioni della via Crucis in marmo, scolpite in Vietnam. Questa quaresima è stata una opportunità per i fedeli cristiani di Tungshan e per i nostri ospiti del St. Camillus’garden di pregare insieme.

 

 

 

PROVINCIA THAILANDESE

Si è svolta il 16 marzo 2021, presso la Residenza dell’Ambasciatore italiano in Thailandia, Lorenzo Galanti, la cerimonia di conferimento dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia al confratello camilliano p. Renato Attrezzi, amministratore economico del Camillian Hospital di Bangkok. Vivissime congratulazioni a Padre Renato!

 

Prachinburi (Agenzia Fides) – “Mi trovo a Prachinburi, nella Camillian Home, centro per anziani che fino a 17 anni fa era una Casa di accoglienza per i malati di lebbra. Ad occuparsi della Casa sono i Ministri degli Infermi (MI), Camilliani” racconta all’Agenzia Fides don Ferdinando Pistore, missionario Fidei donum a Chiang Mai. Nel corso della sua visita, don Ferdinando ha incontrato padre Renato Attrezzi e fratel Eligio, MI impegnati alla Camillian Home, con i quali ha potuto incontrare gli ospiti. Fratel Eligio è nella casa da oltre 50 anni e dopo aver curato i malati di lebbra continua ad assistere quotidianamente gli anziani presenti, compresi gli ex malati. I lebbrosi si ricordano di quando i religiosi li andavano a medicare tutti i giorni. ASIA/THAILANDIA – Camilliani e Fidei donum insieme per la missione agli ammalati – Agenzia Fides

PROVINCIA NORD ITALIANA

San Giuseppe con i Camilliani a Milanoa cura di P. Eugenio Sapori, M.I.Dopo la proclamazione dell’anno di San Giuseppe da parte di Papa Francesco, è aumentato l’interesse circa l’importanza di questo santo nella Chiesa, ma anche, in particolare, nell’Ordine Camilliano, come già sottolineato da p. Ruffini in precedenti articoli.Il mese di marzo nella tradizionale devozione popolare dei secoli scorsi era dedicato a San Giuseppe dal momento che la solennità del Santo – dopo alterne vicende – era stata fissata il giorno 19 dello stesso mese. Qui vorrei soffermarmi su due luoghi della città di Milano dove i Camilliani hanno portato il ricordo di san Giuseppe con una particolare presenza religiosa ed artistica: sono la Chiesa di Santa Maria della Sanità ed il Santuario San Camillo. CONTINUA QUI

Giovedì, 25 marzo 2021 – Torino (Agenzia Fides) – “Il mondo oggi più che mai ha un estremo bisogno di testimonianze, di persone capaci di andare contro corrente, capaci di opporsi al male imperante che divide gli esseri umani, che respinge e non accoglie l’altra persona per quella che è e non per il Paese di provenienza, il colore della pelle o lo stato sociale.” Scrive così p. Antonio Menegon, presidente della onlus Madian Orizzonti, dei religiosi Camilliani (MI) della Provincia Piemontese, all’Agenzia Fides in occasione della prossima Pasqua. EUROPA/ITALIA – “Il Covid non ci toglie la garanzia che Cristo è risorto”: non si arrestano la presenza e la testimonianza dei Camilliani – Agenzia Fides

 

Pierpaolo Valli – Il paese delle lacrime. Come accompagnare il lutto«Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo. Il paese delle lacrime è così misterioso» (Il Piccolo Principe).Prefazione di Parolari EnricoElaborare un lutto significa entrare in quel «paese delle lacrime» di cui parla il Piccolo Principe, un paese così misterioso sia per chi lo attraversa per la perdita di chi amava sia per chi decide di mettersi accanto per provare a percorrerlo insieme. Chi prova ad aiutare una persona in lutto ha spesso la sensazione di essere maldestro, di non sapere cosa dire e come dirlo e soprattutto di non sapere come raggiungere il dolore dell’altro. Eppure la ferita che fa piangere non è solo una disgrazia che ci può capitare ma anche un’opportunità di crescita e di maturazione. Il ricordo della persona che non c’è più può diventare una sorta di polvere d’oro – come avviene nell’arte del kintsugi – che non solo ripara il danno causato dalla ferita della perdita ma consentirà a quella ferita di diventare preziosa, occasione per riscoprire la bellezza di qualcosa che nasce, e soprattutto il modo con cui diciamo che la morte non è l’ultima parola sulla vita.

 

PROVINCIA del BRASILE

Il giorno 10 aprile, nella parrocchia di Nossa Senhora da Boa Esperança è stato ordinato diacono, il confratello camilliano Lucas Rodrigues Dalbom. Auguri!

 

 

Josè Wilson Correia da Silva – Assistência Espiritual Hospitalar em Tempo de Pandemia: Apreciação de um Capelão

La carità non cerca la propria comodità. Ai crocevia della storia, l’umanità ha sempre vissuto tempi di peste. Dall’antico Egitto, attraverso l’Europa del XIV secolo, fino al mondo globalizzato dei virus apolidi, l’umanità ha spesso sperimentato la paura del contagio, della malattia e della morte.

Tre elementi si rivelano sempre in queste crisi: la fragilità della natura umana, la vulnerabilità delle società e la magnanimità della carità. È attraverso la carità che gli uomini sono capaci di gesti fraterni di trasformazione, è attraverso la carità che entrano nei lebbrosari e accolgono i feriti, è la forza della carità che muove coloro che abbandonano la propria sicurezza e comodità per il bene dell’altro, di colui che è malato e soffre. La carità ci rende veramente umani e apre sentieri di spiritualità. Ed è proprio l’esperienza che ha acquisito in questi percorsi spirituali che padre José Wilson ci racconta in questo breve saggio.

Raccontando i suoi casi e presentando le sue valutazioni, ci ha condotto attraverso un itinerario pieno di momenti luminosi e profonde riflessioni di qualcuno che, come il fondatore del suo ordine religioso, non ha avuto paura del pericolo per rivelare l’amore incondizionato di Dio ai malati. Si è svuotato ed è diventato uno strumento. Con ammirazione ho potuto seguire personalmente gran parte dello sforzo intellettuale, logistico, fisico e spirituale che è stato narrato in questo lavoro. Non erano rari, nei tempi pandemici che abbiamo visto, i giorni in cui a tarda notte trovavo il cappellano José Wilson che pattugliava ancora i corridoi con le sue nuove abitudini ecclesiastiche: maschera, visiera e uniforme ospedaliera. Senza dubbio, è stato un incontro stimolante. Allo stesso modo, spero che questa lettura abbia ispirato il lettore alle possibilità di cura oltre i bisogni tangibili e immediati, oltre i protocolli e i farmaci, oltre le risposte ovvie e verso una cura della salute più spiritualizzata e quindi più umana.

Dalla Prefazione a cura del Dr. Felipe Moraes T. Pereira. Oncologo clinico dell’Istituto del Cancro dello Stato di San Paolo USP Medical School. Teologo dal Centro Universitario Clarettiano

PROVINCIA TEDESCA

Il 19 marzo 2021 (solennità di San Giuseppe), due confratelli della Comunità di Essen (Germania), P. Dietmar Weber & Fr. Hans Georg Berens, hanno celebrato le loro nozze d’oro di professione religiosa.

Anche se si voleva organizzare una grande celebrazione, l’attuale situazione del COVID-19 lo ha impedito. Tuttavia, i confratelli hanno pianificato di celebrarlo in modo semplice e significativo nella comunità camilliana di Essen. Si sono ritrovati insieme nel pomeriggio (15:00) per una sontuosa merenda, e la sera (19:15) hanno celebrato la Santa Messa nella nostra sala di preghiera.

Che il nostro Fondatore San Camillo continui ad ispirarli. Che il nostro Buon Dio li benedica per altri anni di servizio nella sua vigna!

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CADIS

Scarica qui il nuovo numero di Crossover, bollettino d’informazione della nostra Fondazione CADIS.

In questo numero parleremo di:

La minaccia del nazionalismo sui vaccini

Il “maestro che serve”: l’assioma San Camillo

Uno sforzo straordinario per un anno straordinario

 

CrossOver – Bollettino Trimestrale N.21 Gennaio/Marzo 2021

 

FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA

Marie-Christine Brocherieux

Oggi nel programma “Andare al cuore della Fede”, incontriamo Marie-Christine Brocherieux.

Marie-Christine Brocherieux, buongiorno.

Marie-Christine, sei sposata, madre di 3 figli, nonna di 10 nipoti, e sei sempre stata coinvolta nella Chiesa, come catechista, come leader nelle cappellanie in ospedale, come lettrice della messa per i malati su Radio Notre Dame. Provenendo da una famiglia cattolica aperta e gioiosa, lei ha perso suo fratello maggiore all’età di 19 anni e questo evento non è estraneo ai suoi impegni. Lei appartiene alla Famiglia Camilliana Laica di cui è presidente internazionale.

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FIGLIE DI SAN CAMILLO

Suor Lancy Ezhupara, religiosa delle Figlie di San Camillo, racconta il servizio e l’attenzione verso i malati e i sofferenti al tempo della pandemia

Camilliane: la nostra Pasqua nelle corsie degli ospedali – Vatican News

 

 

PROVINCIA DELLE FILIPPINE

L’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) – Provincia delle Filippine, in collaborazione con la Conferenza Episcopale delle Filippine, il 9 aprile 2021 ha inaugurato il suo nuovo progetto con il St. Camillus Center for Humanization. Sono intervenuti rappresentanti del Vaticano, della Conferenza Episcopale delle Filippine e dell’Ordine camilliano.

 

DELEGAZIONE IN INDONESIA

Maumere (Agenzia Fides) – “Qui nella nostra città e diocesi di Maumere non siamo stati toccati dal terribile ciclone tropicale Seroja (vedi Agenzia Fides 8/4/2021) che invece ha colpito in modo disastroso la diocesi di Larantuka e alcune sue isole, in particolare quelle di Adonara e Lembata distanti circa 150 Km da noi”, scrive all’Agenzia Fides padre Luigi Galvani missionario Camilliano sull’isola di Flores.

Agenzia Fides – “Tutto è possibile per chi crede”: un missionario Camilliano dall’isola colpita dal ciclone Seroja – 9/04/21 | Ministri degli Infermi (camilliani.org)

BUCCHIANICO

Domenica delle palme. L’Arcivescovo della Diocesi di Chieti – Vasto, Mons. Bruno Forte ed il Questore di Chieti Annino Gargano, accompagnati dal Signor Sindaco di Bucchianico, dalle Forze dell’Ordine e dai Religiosi Camilliani, dopo la celebrazione della Santa Messa in Santuario, hanno visitato i luoghi nativi di San Camillo.

 

 

L’Arcivescovo di Chieti- Vasto, S.E. Mons. Bruno Forte, celebrando la Domenica delle Palme in questo Santuario, ha affidato a San Camillo questo difficile tempo di pandemia. La preghiera soprattutto per i malati e per tutti gli operatori sanitari, attraverso l’intercessione del Santo della Carità siano sostenuti, illuminati ed incoraggiati ad essere sempre operatori di carità e sollievo. GUARDA QU IL VIDEO

 

 

 

 

PROVINCIA SPAGNOLA

Visita del delegato generale nella comunità di Siviglia

I  Delegato Generale della Provincia Spagnola, José Carlos Bermejo, ha visitato la comunità di Siviglia, condividendo con loro momenti di preghiera, incontro e fraternità, nonostante le difficoltà che continuiamo a vivere a causa della pandemia da covid-19.

Durante la sua visita ha avuto l’opportunità di incontrare i religiosi, condividere l’esperienza dei cappellani dell’Ospedale Virgen del Roció, valutare le diverse attività ministeriali della comunità come il Centro di ascolto e il servizio di assistenza a domicilio e celebrare con loro la liturgia del giovedì e del Venerdì Santo.

La diocesi di Burgos apre un centro per aiutare le persone che soffrono

Dopo tre anni di “gestazione”, è appena venuta alla luce una nuova risorsa sociale che mira ad aiutare coloro che attraversano una situazione di sofferenza o crisi nella loro vita. Guidato dalla diocesi di Burgos, il centro di ascolto ‘San Camilo’ nasce come luogo di accoglienza e sostegno per le persone che attraversano momenti di crisi vitale e dove vengono offerti processi di accompagnamento personale. Il progetto si aggiunge ai trenta centri di questa natura che esistono in Spagna dal lancio nel 1997 da parte del religioso Camilos, legato al Centro per l’umanizzazione della salute di Tres Cantos, a Madrid.

La diócesis abre un centro para ayudar a personas que sufren | Noticias Diario de Burgos

PROVINCIA SICULO NAPOLETANA

Fratel Vincenzo Codella è il camilliano più longevo al mondo: il prossimo 10 agosto raggiungerà il traguardo dei cento anni. Originario di Calitri, in provincia di Avellino, ma messinese di adozione, il religioso è giunto in riva allo Stretto quasi mezzo secolo fa accolto dal compianto padre Gino Cisternino, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità.

Vive a Messina da 50 anni fratel Vincenzo, il camilliano più longevo al mondo – Gazzetta del Sud

 

Tre mesi dopo il suo “martirio della carità”, il carisma di fratel Leonardo Grasso rivive nelle opere missionarie dei Camilliani in Sicilia.

Il nostro confratello sarà commemorato il 24 marzo nella giornata in cui la Chiesa Italiana ricorda i sacerdoti e i religiosi che hanno perso la vita per seguire la loro vocazione nelle periferie geografiche ed esistenziali

Tre mesi dopo il suo “martirio della carità”, il carisma di fratel Leonardo Grasso rivive nelle opere missionarie dei Camilliani in Sicilia – La Stampa

Mobilitazione caritativa per la struttura camilliana seriamente danneggiata dai tragici eventi del 5 dicembre in cui è rimasto ucciso il fondatore della tenda San Camillo. Testimonianza a Interris.it di fratel Carlo Mangione

La carità camilliana nel Catanese. La tenda San Camillo (interris.it)

AMMISSIONE ALLE PROFESSIONE RELIGIOSA SOLENNE

IL Vicario Generale dell’Ordine con il consenso dei consultori ha ammesso alla professione religiosa solenne:

Benjie Ang, religioso professo temporaneo della provincia delle Filippine

Marlon Fernando Viana Sotto, religioso professo temporaneo della provincia nord italiana – delegazione di Colombia-Ecuador

 

Tre giovani confratelli, religiosi professi temporanei della provincia indiana: Kannamkulathil Jaison MathewJoseph, Kidangan Thomas Xavier Tom, Vallooran Abin Varghese Devassia

«I nostri fondatori sono stati mossi dallo Spirito e non hanno avuto paura di sporcarsi le mani con la vita quotidiana, con i problemi della gente, percorrendo con coraggio le periferie geografiche ed esistenziali. Non si sono fermati davanti agli ostacoli e alle incomprensioni degli altri, perché hanno mantenuto nel cuore lo stupore per l’incontro con Cristo. Non hanno addomesticato la grazia del Vangelo; hanno avuto sempre nel cuore una sana inquietudine per il Signore, un desiderio struggente di portarlo agli altri, come hanno fatto Maria e Giuseppe nel tempio.
Anche noi siamo chiamati oggi a compiere scelte profetiche e coraggiose».

papa Francesco

Fabio Bolzetta – Oltre la pandemia – Storie vere, anticorpi di speranza

«Un mosaico di volti, storie, emozioni. Da chi ha superato la sfida del Covid-19 a chi ne è rimasto sopraffatto. Sino alle testimonianze raccolte direttamente dall’Autore di eroi del quotidiano, uomini e donne incontrati in un tempo sospeso. Sullo sfondo un nemico invisibile…» che “ha fermato il nostro pianeta” e che tiene in scacco i popoli di tutto il mondo. Al di là di ogni interpretazione di un “conflitto” tra l’uomo e la natura, l’Autore raccoglie «le orme di un cammino che, seppur su un terreno irrigato dalle lacrime, ha lasciato tracce di speranza… Sotto il suo microscopio tante diverse esistenze. Ognuno è protagonista della sua storia mentre queste, tutte insieme, ricostruiscono la nostra storia. Facendo emergere gli “anticorpi della speranza”».

 

CONFRATELLI E CONSORELLE DEFUNTI

«Ecco, ora svaniscono. I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava, per rinnovarsi, trasfigurati, in un’altra trama!» (T.S. Eliot)

HELIODORO DELGADO SÁIZ (1936 – 2021)

Heliodoro nasce a Mazuelo de Muñó (Burgos), diocesi di Burgos, il 24 febbraio 1936. Entra nell’Ordine dei Camilliani a Navarrete (La Rioja) il 18 ottobre 1947.

Inizia il suo noviziato a Vic (Barcellona) il 7 settembre 1952 ed emette la professione religiosa temporanea il giorno 8 settembre 1953.  A Vic (Barcellona), il giorno 19 marzo 1957, celebra la professione religiosa solenne.

Ha ricevuto il suddiaconato a Lourdes de Tona (Barcellona), il 20 dicembre 1958, e il diaconato a Vic (Barcellona), il 14 marzo 1959. È stato consacrato sacerdote a Barcellona, nella chiesa dei religiosi vincenziani, il 28 giugno 1959. Rimane due anni a Vic frequentando anche un corso di formazione pastorale nel seminario e viene impegnato come collaboratore del maestro dei novizi. Durante questo periodo offre il suo servizio anche come insegnante. Nel settembre 1961 viene trasferito a Madrid come cappellano della clinica San Camilo.

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AMOS ALDEGHI (1933 – 2021)

Nasce il 31 marzo 1933 a S. Giorgio di Rovagnate (CO) da papà Giuseppe e mamma Albina Fumagalli. Entra nel Seminario camilliano di Villa Visconta a Besana Brianza (MB) il 9 ottobre 1944, quando è in corso l’ultimo tragico anno della II Guerra Mondiale. Entra in Noviziato il 14 luglio 1949 nella Casa di S. Giuliano a Verona, dove fa la Professione temporanea il 15 luglio 1950 e quella solenne il 18 aprile 1954. Nel frattempo, ottenuta la maturità classica presso il Liceo “Stimmate” di Verona, ha iniziato il corso di Teologia nel Seminario di Mottinello di Rossano Veneto (VI), dove viene ordinato Diacono il 21 dicembre 1957 da mons. Girolamo Bortignon, che il 22 giugno 1958 lo ordina anche Presbitero nel Duomo di Cittadella (PD).

Il ministero sacerdotale di padre Amos inizia il 31 luglio 1958 là dove era partita l’avventura, nel Seminario di Besana, come assistente ed insegnante dei seminaristi, frequentando il primo corso all’Istituto milanese di Pastorale per Religiosi “S. Maria delle Grazie”. In quel mentre sale al soglio pontificio Papa Giovanni XXIII, che sta per portare una ventata di aria nuova nella Chiesa.

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I Confratelli camilliani della Delegazione di Taiwan (provincia delle Filippine, comunicano il decesso del religioso camilliano p. GIOVANNI RIZZI (nascita: 28 dicembre 1927; professione religiosa: 8 settembre 1945; ordinazione sacerdotale: 22 giugno 1952). La morte è avvenuta il 18 aprile 202, nella comunità camilliana di Lutong (Taiwan). Ricordiamo p. Giovanni nelle nostre preghiere! SCARICA QUI IL NECROLOGIO
LA BREVE STORIA DELLA MISSIONE CAMILLIANA IN CINA

 

FIGLIE DI SAN CAMILLO

Il giorno 10 aprile 2021, alle ore 7.09 è deceduta nella comunità delle figlie di san Camillo di Cremona, Madre Laura Biondo, ex superiora generale dell’istituto. Aveva 76 anni, (il 16 prossimo aprile avrebbe compiuto 77 anni) dei quali 52 di vita Religiosa.Ringraziamo il Signore per il dono della sua vita donata con gioia a servizio dell’Istituto e dei malati. Riposi in pace!

 

 

 

MINISTRE DEGLI INFERMI

Il 23 febbraio scorso a Nairobi è venuta a mancare Sr. Tereza Brancalione delle Suore Ministre degli Infermi di S. Camillo. Ha trascorso la maggior parte della sua esistenza in missione, tra cui trentotto anni in Kenya. I Camilliani, particolarmente quelli che l’hanno conosciuta a Tabaka e a Nairobi intendono, con questo scritto, manifestare la loro gratitudine. di p. Paolo Guarise“Oh, ecco che arriva la Reverenda Madre!”. Così la chiamava l’anziano gesuita quando lei arrivava in stanza per le medicazioni. Questo avveniva nel 2016, dopo che era stata assegnata alla comunità/infermeria “Pedro Arrupe” dei Gesuiti di Karen (Nairobi). Senonché, dopo qualche mese, lo stesso religioso che scherzava chiamando l’infermiera “Reverenda Madre” ora la salutava chiamandola semplicemente “madre”, cioé mamma, perché era così che quell’infermiera si comportava: come una mamma!Stiamo parlando di Sr. Tereza Brancalione, suora camilliana che è venuta a mancare il 23 febbraio 2021 a Nairobi (Kenya), a seguito di una breve malattia. Dal nome si potrebbe pensare che fosse italiana – infatti parlava italiano molto bene -, senonché nel nome di battesimo c’è quella “z” di Tereza che ci fa capire che non era italiana, ma brasiliana di lontane origini italiane (precisamente veronesi).  CONTINUA QUI

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

Dalla LETTERA APOSTOLICA ‘PATRIS CORDE’ DEL SANTO PADRE FRANCESCOIN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DI SAN GIUSEPPE QUALE PATRONO DELLA CHIESA UNIVERSALE (8 dicembre 2020)

Non resta che implorare da San Giuseppe la grazia delle grazie: la nostra conversione. A lui rivolgiamo la nostra preghiera:

Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen!