Il libro analizza il ruolo dell’assistente religioso all’interno delle strutture di ricovero, la sua legittimazione e la disciplina applicabile al relativo rapporto di lavoro. Delinea il quadro normativo vigente facendo emergere non solo la complessità e delicatezza della figura dell’assistente religioso nelle strutture sanitarie, ma anche le criticità determinate dalle decisioni istituzionali. L’auspicio è quello di fornire un supporto sia nel reperimento della regolamentazione applicabile, sia nel prevenire o gestire tutti gli aspetti che sono spesso fonte di contenzioso o che rischiano di vanificare la ratio di tale fondamentale presenza nei luoghi di ricovero
Perimetrare il quadro normativo dell’assistente religioso nelle strutture sanitarie italiane, facendo emergere non solo la complessità e la delicatezza della figura professionale in questione, ma anche le problematiche determinate dalle decisioni assunte a livello locale, che non sempre si pongono nel solco tracciato dal legislatore nazionale.
Questi gli obiettivi del volume “L’assistente religioso nelle strutture sanitarie – Ruolo, normativa, prospettive” (Editori Romani) curato dall’avv. Giovanni Costantino, fondatore dello Studio Costantino & partners, leader nel settore del giuslavorismo.
“Si tratta di una figura sociale altamente strategica che, seppur oggetto di generiche critiche riconducibili ad una sorta di gabella imposta dalla Chiesa allo Stato italiano, si è invece rivelata ancora più trainante per l’intero sistema Paese in occasione della pandemia – osserva l’avv. Costantino -. In quei giorni caratterizzati dall’estrema solitudine dei malati causata dalle restrizioni poste anche nei luoghi di cura, la figura dell’assistente religioso ha supplito alla normale infrastruttura sanitaria, offrendo un contributo decisivo sia al processo di guarigione, sia nella delicata fase dell’accompagnamento alla morte”.
Il volume offre un punto di luce su un ambito, quello dell’organizzazione del servizio di assistenza religiosa nelle strutture di ricovero, che nel tempo si è sviluppata in maniera differenziata tra le Regioni italiane, creando un mosaico di normative e disposizioni, spesso di difficile ricostruzione.
A fronte di una normativa nazionale che include espressamente l’assistente religioso tra il personale di ruolo del SSN e che impone, pertanto, l’assunzione di tale figura, si è assistito ad un proliferare di alternative alla costituzione di un rapporto di lavoro subordinato slegate dall’attuale quadro normativo e che sono causa di innumerevoli contenziosi.
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