San Giovanni Rotondo – Valle dell’Inferno 1 maggio 2017
di p. Alfredo M. Tortorella, m.i.
Il primo maggio, si sa, è una giornata di festa abbastanza sentita: la primavera col suo bel tempo, le iniziative promosse da enti e municipalità, l’opportunità di un ulteriore “ponte” a lavoro o a scuola, inducono parecchi ad appagare il desiderio di “uscire” e godersi un po’ le bellezze del nostro Bel Paese, bellezze sia culturali che naturalistiche.
A S. Giovanni Rotondo – patria internazionalmente famosa per la figura del carismatico San Pio, ma altrettanto importante per aver accolto, insieme a Manfredonia, le vicende riguardanti la conversione dell’altrettanto carismatico San Camillo de Lellis, avvenuta nel lontano 2 febbraio 1575 – il primo maggio di quest’anno è stato caratterizzato da una manifestazione straordinaria patrocinata dal Comune della città garganica in collaborazione con l’Associazione “San Camillo de Lellis – Valle dell’Inferno” e organizzata dal “Nordic Walking & Trekking Michele Cirella”, associazione di camminatori ed escursionisti, che ha inaugurato il nuovo sentiero naturalistico “Strada di San Camillo” che dal centro di San Giovanni Rotondo conduce alla Valle dell’Inferno. Oltre alla suddetta associazione di camminatori, han preso parte all’evento diverse altre associazioni simili, molto fiorenti in tutto il Gargano: “Le Tartarughe Sagge”, “I Viandanti Sipontini”, il “Gargano Nordic Walking” e tante altre, che hanno partecipati entusiasti alla prima ed effettiva “Camminata per la strada di San Camillo”. Un “piccolo popolo” composto da persone di media età, qualche nonno, un buon gruppo di adolescenti e giovani e addirittura… da diversi cagnolini accompagnatori svegli dei loro padroni!
Dalla Comunità Camilliana garganica di Macchia-Monte Sant’Angelo, p. Alfredo Tortorella ha accompagnato i camminatori lungo il percorso di 7,5 km ad andare e parimenti a tornare, con partenza dal Parco del Papa (il parco che fu inaugurato nel 1987 per la visita di Giovanni Paolo II a San Giovanni Rotondo) e meta alla Valle dell’Inferno presso l’Ara votiva e la grande Croce Rossa di San Camillo. Un bellissimo sentiero che, snodandosi dalla periferia della cittadina con le sue innumerevoli villette in costruzione, si è fatto man mano sempre più silenzioso per la sua immersione nella natura più incontaminata: profumi di origano selvatico, il belare delle greggi, il sole e un venticello gradevole hanno così permesso agli innumerevoli viandanti di godersi una bellissima passeggiata primaverile. Arrivati alla Valle, p. Rosario Messina – accompagnato da p. Aldo Milazzo e da p. Bartolomeo d’Arienzo-, ha illustrato non solo la storia straordinaria della conversione di San Camillo avvenuta proprio lì, in quello splendore della natura che è il Parco Nazionale del Gargano – storia e luogo che molti, pur provenendo dai paesi del Gargano, ignoravano completamente – , ma anche il progetto che i Camilliani del Sud Italia insieme all’Associazione San Camillo de Lellis nella persona del presidente sign. Antonio Cappucci, hanno in cantiere: un bellissimo Anfiteatro antistante l’Ara della Croce Rossa, perfettamente integrato con la natura, per accogliere in maniera più degna i pellegrini e i viandanti che sempre più si recano alla Valle, e non solo nel giorno del 2 febbraio. Il progetto è stato pienamente approvato dalle autorità competenti e sta vedendo l’immediata realizzazione di un muro di cinta in pietra locale per circondare l’area, onde evitare che il bestiame sporchi e distrugga l’altare all’aperto. Per l’erigendo Anfiteatro è partita una richiesta di offerte ai benefattori e devoti di San Camillo.
Se camminare, secondo quanto dicono i medici, fa bene all’organismo, è indubbio che la “Prima camminata per la strada di San Camillo” abbia tanto fatto bene pure all’anima: del resto, il Vangelo della Domenica precedente il primo maggio, ci ha presentato Gesù come un “Misterioso Viandante” che si accostò a due discepoli in viaggio e camminava con loro, segno che lungo la via gli incontri ci conducono spesso a scoprire nuove meraviglie attraverso l’ascolto di storie e racconti che “aprono gli occhi” e “infiammano il cuore”!
L’augurio è che il tempo libero venga sempre più vissuto per iniziative semplici e ricche come questa!
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