Il Sanit, Forum Internazionale della Salute, di quest’anno ha visto la partecipazione straordinaria dell’Ordine dei Ministri degli Infermi. Uno dei relatori della prima giornata, martedì 18 giugno, incentrata sul tema dell’etica nell’agire professionale, è stato infatti P. Germano Policante, camilliano e docente al Camillianum.
L’intervento di P. Policante al prestigioso appuntamento con il mondo della sanità, dal titolo “Umanità ferita e umanità sanante a confronto: l’immagine del guaritore ferito” si è incentrato sul passaggio dal paradigma del “curare” al paradigma del “prendersi cura”.
Essendo i tratti caratteristici del “prendersi cura” la capacità di ascolto e di risposta empatica, il coinvolgimento emotivo e l’incontro con l’altro nella sua complessa realtà di vissuti, esperienze e relazioni, P. Policante ritiene “pertinente ed opportuno che tale paradigma sia fatto proprio da chi esercita la funzione terapeutica sanitaria in qualità di infermiere o di medico”.
Quanto mai pertinente, allora, “la critica portata alla medicina e a chi la pratica di saper incontrare solo dei corpi, quando non dei segmenti di corpo, e di non riuscire a cogliere la globalità e ad incontrare la persona nella sua totalità, interezza e complessità: una deriva legata inevitabilmente al processo di crescente specializzazione.”
Dopo aver riconosciuto la grande riluttanza, o forse l’incapacità, a dare risposte empatiche da parte del comparto sanitario, “convinto che la preoccupazione per l’empatia sia un lusso riservato a chi ha tempo da perdere (leggi i volontari e i cappellani)”, P. Policante ha riaffermato il grande sforzo assistenziale compiuto dagli infermieri, ma ha evidenziato come nell’incontro col malato l’infermiere si condanni spesso “a far tacere o a mettere tra parentesi quanto di più umano c’e in lui. E si nega così le opportunità offerte dal riconoscere l’esperienza di fragilità e vulnerabilità che lo accomunano al malato e che sole consentono di entrare nella comprensione, compassione e condivisione, nonché nella ricerca di senso e nell’apertura alla speranza: tutte cose che farebbero dell’operatore sanitario un guaritore ferito”.
Una cura che sia accompagnata da una compassione sentita e manifestata (la “risposta empatica”) e impreziosita dal senso di solidarietà: ecco realizzato al meglio il servizio al malato nella sua globalità.
Queste, in breve, le parole del camilliano, che hanno concluso i lavori della prima giornata del Sanit 2013.
Per vedere il video dell’intervento di P. Policante al Sanit clicca qui.
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