TRĘBSKI K.: Ardere senza consumarsi. Il burnout nelle professioni di aiuto, Edizioni Sant’Antonio, Berlin, 2019.
Il fenomeno del burnout, di cui tratta il libro, si riferisce a un tipo di esaurimento emotivo e professionale che colpisce frequentemente le professioni di aiuto. A caderci dentro sono spesso quelle persone partite con gli ideali più alti, che si danno con entusiasmo agli altri. Dopo un primo periodo di profondo coinvolgimento, si rende evidente un continuo squilibrio tra richieste e risorse a disposizione. Quello che prima aveva particolare valore e sul quale si investiva perde man mano di senso. Motivazioni altruistiche e grandi ideali svaniscono. Lavorare pesa e stanca. Si cercano compensazioni o fughe di vario tipo per difendere la propria sopravvivenza.
Il burnout, nonostante la sofferenza che crea, può diventare un’occasione per riappropriarsi di se stessi e della propria vita. L’impegno di volersi bene può tradursi in un esercizio costante e consapevole di assertività. La capacità di prendersi cura di se stessi non deve essere vista come l’espressione del proprio egoismo, vissuta con senso di colpa e rimorso, ma considerata un antidoto efficace contro l’esaurimento energetico totale, una possibilità di conoscersi meglio e un’ulteriore occasione di crescita personale.
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