Fratel Vincenzo Codella è il camilliano più longevo al mondo: il prossimo 10 agosto raggiungerà il traguardo dei cento anni. Originario di Calitri, in provincia di Avellino, ma messinese di adozione, il religioso è giunto in riva allo Stretto quasi mezzo secolo fa accolto dal compianto padre Gino Cisternino, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità.
Allegro, saggio e generoso: una vocazione lunga e particolare quella di fratel Vincenzo che, da religioso laico, ha scelto d’impegnarsi nel servizio premuroso agli ammalati emulando il carisma del suo fondatore. «Un sorriso, una carezza sul volto e la preghiera: fino a qualche anno fa le sue giornate iniziavano e si concludevano in corsia, a fianco degli ammalati», racconta padre Koffu Medard Aboue, il parroco della chiesa di San Camillo che martedì scorso ha accompagnato il confratello al Policlinico per la somministrazione del vaccino. È stato un momento di gioia per tutto il personale sanitario presente, sbalordito dalla prontezza di spirito di fratel Vincenzo, ma soprattutto dal suo atteggiamento.
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