Giubileo Misericordia

«Un Anno Santo straordinario, dunque, per vivere nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il Padre estende verso di noi. In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita. La Chiesa sente in maniera forte l’urgenza di annunciare la misericordia di Dio. La sua vita è autentica e credibile quando fa della misericordia il suo annuncio convinto. Essa sa che il suo primo compito, soprattutto in un momento come il nostro colmo di grandi speranze e forti contraddizioni, è quello di introdurre tutti nel grande mistero della misericordia di Dio, contemplando il volto di Cristo. La Chiesa è chiamata per prima ad essere testimone veritiera della misericordia professandola e vivendola come il centro della Rivelazione di Gesù Cristo. Dal cuore della Trinità, dall’intimo più profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Questa fonte non potrà mai esaurirsi, per quanti siano quelli che vi si accostano. Ogni volta che ognuno ne avrà bisogno, potrà accedere ad essa, perché la misericordia di Dio è senza fine. Tanto è imperscrutabile la profondità del mistero che racchiude, tanto è inesauribile la ricchezza che da essa proviene.

In questo Anno Giubilare la Chiesa si faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare. La Chiesa si faccia voce di ogni uomo e ogni donna e ripeta con fiducia e senza sosta: « Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre » (Sal 25,6)». (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 25)

Per compiere in maniera consapevole questa opera di carità, è necessario anzitutto capire  cos’è la “Comunione dei Santi”, che  di fatto noi  tutti  dichiariamo di accettare e di credere quando in chiesa  ogni domenica ripetiamo:”credo nella Comunione  dei Santi.”Si tratta

La Parola  di Dio che ci ha invitato nella precedente riflessione a perdonare le offese, diventa ora premessa necessaria per potere  essere capaci di sopportare con pazienza le persone moleste. Una precisazione inoltre  sembra necessaria, parlando di sopportazione dei molesti.

Perdonare le offese è un’ opera di misericordia vasta, che non ha confini. Non si limita a una categoria, ma copre ed investe il cuore di tutti noi. Giorno per giorno. Perché vivere  il perdono è di fatto decisivo e

Tante lacrime sono registrate nella Bibbia, mi limito ad alcune citazioni dei Salmi: “Per il pianto si consumano i miei occhi,”(31,10) “Ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio,”(6,7) “Io piango lacrime di tristezza,”(119,28) “Nel tuo otre raccogli le mie

Tra le Opere di Misericordia che avevamo imparato al  Catechismo vi era anche “ammonire i peccatori”, espressione forse poco felice, perché sembra presupporre che il cristiano non peccatore debba ammonire chi lo è. Anche per questo, probabilmente, tale opera è

Mi  piace  iniziare  il  commento  di  questa  seconda “ Opera  di  Misericordia  Spirituale”  con  un  bel  pensiero di  San  Rabano  Mauro, Abate  benedettino  di  Fulda  e  grande  Arcivescovo  di  Magonza: “Fa  elemosina  chi  riconduce  l’errante  sulla  via  della  verità; fa

Confortati  e  guidati  dai  sette  doni  dello  Spirito  Santo,  cerchiamo  ora  di  capire  meglio il  delicato  compito  di    “Consigliare  i  dubbiosi”.  Il  dubbio  indica  lo  stato  di  incertezza  in  cui  si  trova  una  persona. E’  la condizione  di  chi  non 

La  vita  del  credente  è  una  grande  e  meravigliosa  avventura  che  arriva  al  suo  culmine  nell’istante  della  morte,   morte  che  non  è  un  traguardo,  ma  un  trampolino  di  lancio  per  una  vita  che  non  avrà  più  fine.  Infatti   durante  la 

Entrare in un  carcere  e  non  vedere  l’ora  di  uscirne  è  un  tutt’uno.  Dietro quelle mura  grigie,  dietro  il  clangore  di  quei  cancelli,  perfino  l’aria  che  si  respira,  sembra  più  pesante.  Ma le parole  di  Gesù  “Io  ero  carcerato  e 

La  grazia  più  grande,  il  dono  più  bello  che  Dio  ci  ha  fatto,  è  stato  quello  di  ‘visitarci’  inviando   nel  mondo  Suo  figlio,  motivo  di  esultanza   per  il   vecchio  Simeone   quando  Lo    accolse  pieno  di  gioia  tra  le   sue   braccia 

La Bibbia  è  ricca  di  citazioni  che  invitano  il  credente  ad  accogliere   e   ospitare  il  pellegrino  o  il forestiero.  Dio, invitando gli  ebrei  all’ospitalità,  li  esorta  a  ricordare  che  anche  loro   hanno  sperimentato   l’esilio  in  terra  d’Egitto: “Non  molesterai  il