ROMA , 14 luglio, 2021 / 12:30 AM (ACI Stampa).-
Camilliano doc, si potrebbe definire Nicola d’Onofrio: una vita spesa per Dio e i fratelli. Il primo biografo di San Camillo de Lellis, padre Sanzio Cicatelli, presentava San Camillo come una incarnazione perfetta della figura del “buon samaritano”. Il Venerabile Nicola d’Onofrio aveva manifestato – fin dalla sua giovinezza – di voler seguire le orme del Fondatore dei Camilliani. Il 7 ottobre 1961 fa la prima professione, con i tre voti comuni a tutte le congregazioni religiose: povertà, castità e obbedienza. A questi, si aggiunge il quarto, proprio dei Camilliani: il servizio agli ammalati e ai sofferenti. Verso la fine del 1962, avverte i primi sintomi della malattia – un teratocarcinoma – che l’avrebbe portato alla morte a soli 21 anni. Nicola rimane un esempio di santità per come ha condotto i suoi ultimi giorni di vita: anche ammalato, non ha mai fatto mancare a chiunque il suo sorriso.
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