Mentre Camillo prestava il suo servizio di carità presso l’ospedale San Giacomo, ricoprendo il ruolo di Maestro di Casa riuscì a ricavare del tempo, tra i suoi tanti impegni, per studiare e divenire sacerdote, la qual cosa avvenne il 26 maggio, sabato dopo la domenica di Pentecoste, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano. La domenica del 10 giugno 1584, terza dopo la Pentecoste, celebrò la sua prima messa presso la piccola chiesa appartenente alla Venerabile Compagnia di Santa Maria del Popolo che aveva la cura San Giacomo degli incurabili e che aveva il titolo di Santa Maria Porta Paradisi.
In segno di riconoscimento per aver saputo conciliare con tanto zelo sia il lavoro di carità e pietà verso gli infermi che quello dello studio sino a divenire sacerdote, gli amministratori dell’ospedale vollero nominarlo Cappellano di una piccola chiesetta chiamata Madonnina dei Miracoli situata vicino Piazza del Popolo, in riva al Tevere, dove oggi la via Ferdinando di Savoia si prolunga sul ponte Margherita.
Questa chiesetta era proprietà dell’ospedale San Giacomo, che l’aveva fatta erigere per soddisfare alla devozione di una prodigiosa immagine della Vergine con bambino che era affrescata su un muro del recinto di Roma appunto vicino al Tevere poco lontano da Piazza del Popolo, poi collocata in detta chiesa, che aveva miracolato un bimbo caduto nel Tevere ascoltando le suppliche della di lui madre.
La notizia del miracolo si diffuse immediatamente in città e l’immagine sacra cominciò ad essere oggetto di culto
Questo nuovo impegno fu provvidenziale per Camillo de Lellis che da tempo agognava a creare una Congregazione.
Egli alloggiò quindi nei primi di settembre sempre del 1584 presso questa chiesina dove ben presto fu raggiunto dai suoi primi compagni: Bernardino Norcino e Curzio Lodi, ai quali nel fausto giorno della Natività di Maria Santissima diede l’abito ecclesiastico, e cioè la veste talare e il mantello.
Si può quindi affermare che il piccolo Santuario della Madonna dei Miracoli fu la culla dell’Ordine Camilliano. Così narra il p. Sanzio Cicatelli: «che il nostro S. Fondatore diede vero e non interrotto principio alla sua Compagnia, nascendo essa al mondo insieme con la Santissima Vergine, non avendo ricevuto prima in S. Giacomo che un semplice abbozzo, per cui la chiesa della Madonnina fu oltremodo e sempre cara a Camillo dopo aver potuto in essa iniziare comodamente la compagnia stessa».
Ma dov’è oggi la Madonnina dei Miracoli?
L’effige della Madonnina nel 1598 fu tolta dalla chiesetta per trasferirla nella nuova chiesa del San Giacomo fatta erigere dal Cardinal Salviati sulla via del Corso venendo posta nella Cappella che è la seconda a destra di chi entra nella chiesa dove si venera tutt’ora, e dove possiamo contemplarla in ricordo del Santo Fondatore e degli altri padri che dinnanzi a Lei pregarono per ottenere grazie, aiuti e conforti in quei difficili primordi dell’Ordine Camilliano.
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