“Lourdes è casa” – Pellegrinaggio a Lourdes con L’OFTAL Torino

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di p. Nicola Docimo

Siamo ritornati a casa!. È questa l’espressione che più è risuonata sulle labbra dei circa 160 pellegrini e ammalati che tra la fine di luglio e gli inizi di agosto scorso si sono recati a Lourdes accompagnati dalle dame, i barellieri e un nutrito gruppo di giovani volontari dell’OFTAL dell’Arcidiocesi di Torino.

Un pellegrinaggio che mancava da oltre due anni e cioè da quando la pandemia ci ha costretto alla sospensione delle attività associative. Un periodo difficile dove la reclusione forzata prima e la limitazione dei contatti stretti in seguito, ha accentuato ancora di più il disagio della solitudine che maggiormente ha patito chi è già martoriato dalla malattia e che vive situazioni di bisogno.

Ci è mancato il ritrovarci insieme per pregare la Madonna, ci è mancata vivere la fraternità, il condividere esperienze di vita… ma non è mai venuto meno nel nostro cuore il desiderio di ritornare tutti insieme, quanto prima, dalla nostra Signora di Lourdes.

Con tanta trepidazione abbiamo atteso questo momento e con altrettanto slancio abbiamo risposto all’invito a partecipare al pellegrinaggio che ogni anno propone l’OFTAL, un associazione di volontariato che in realtà è una grande famiglia in cui si impara col tempo a volersi bene e dove, ispirati dall’Amore del Signore e dalla tenerezza della Vergine Maria, si aiuta il prossimo nel desiderio di rimettere in circolo questo stesso Amore che ciascuno, per primo, ha ricevuto da Dio. È bello e consolante vedere persone che dedicano del proprio tempo ad accompagnare nella vita e dunque anche nei pellegrinaggi altri fratelli e sorelle che si trovano in una condizione di bisogno.

E anche quest’anno da Torino siamo partiti con quattro autobus pieni di pellegrini, ammalati e volontari per raggiungere Lourdes, quella piccola cittadina francese resa immensa dalla presenza della Vergine Immacolata. Presenza che si percepisce fortemente anche oggi: sono trascorsi meno di 200 anni (1858) da quando l’Immacolata Concezione è apparsa a santa Bernadette Soubirous ma la dolcezza di quelle parole che la Vergine ha sussurrato alla giovane accorsa alla grotta di Massabielle continuano ad accarezzare il cuore e l’anima dei tanti pellegrini che ancora oggi si recano in questa terra benedetta.

Ed il tema pastorale che il Santuario ha scelto per il triennio 2022-2024 è proprio uno degli inviti che “bella Signora” ha fatto a Bernadette durante la 13° apparizione: “dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella”. Quest’anno ci siamo soffermati a riflettere sulla prima parte, che ha assunto il sapore della missione, una missione che anche oggi coinvolge ciascuno di noi: “dite ai sacerdoti” è l’invito ad annunciare, a ripartire da Lourdes con quella serenità e quella gioia nel cuore che solo l’incontro col Signore e con Maria possono dare. È la stessa gioia che ha vissuto Maria Maddalena quando ha incontrato per prima il Risorto e che l’ha spinta, di corsa, ad annunciarlo ai discepoli (Cfr. Gv 20,11-18). È la stessa gioia che ha provato ciascuno di noi nell’essere nuovamente ai piedi di Maria, davanti a quella rude grotta diventata il Santuario più bello del mondo. Una gioia che non si può spiegare, che non si può contenere e che ci obbliga a condividerla, ad annunciarla a tutti… diventiamo così anche noi missionari di quella Grazia del Signore giunta a noi attraverso Sua Madre.

Negli occhi di tutti, ammalati, pellegrini, dame, barellieri, giovani volontari ha brillato una luce nuova per tutti i giorni del pellegrinaggio: una luce di fede e di ritrovata serenità, una luce di pace per essere finalmente ritornati a “casa”.

Questo pellegrinaggio ha segnato dunque una nuova ripartenza, un nuovo cammino che ha cercato di donare speranza a questo oggi che ancora preoccupa… quella giusta speranza e consolazione che ciascuno ha ritrovato nella preghiera davanti a quella grotta, quella santa dimora in cui la Vergine Maria, nostra Signora di Lourdes, ha trovato casa e in cui noi ci siamo sentiti e ci sentiremo sempre accolti.