Città del Vaticano, 3 maggio 2018
Inizia oggi, presso la Pontificia Università Antonianum, il Convegno internazionale “Consecratio et consecratio per evangelica consilia” organizzato dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica.
Più di 600 i partecipanti, giunti da tutto il mondo, appartenenti a Istituti di vita consacrata, Società di vita apostolica, Istituti secolari, Ordo virginum, Nuovi Istituti e “nuove forme” e, per la prima volta, Associazioni e Movimenti ecclesiali.
«Rappresentiamo un popolo numeroso nella Chiesa – ha detto il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto CIVCSVA, all’inizio del Convegno – e cerchiamo insieme di permettere che il vino nuovo di Gesù rinnovi gli otri della vita consacrata, affinché sperimentiamo la gioia del Vangelo e aiutiamo il Signore a donarlo a tanti altri che si avvicinano a noi». Il Convegno si propone di approfondire il tema della consacrazione e riflettere su alcune quaestiones individuate sulla stessa tematica. «Nelle circostanze attuali, prendere coscienza più chiara della consacrazione battesimale che ci ha generati figli di Dio e costituiti fratelli e sorelle nella passione, morte e resurrezione del Signore, – ha continuato il Cardinale de Aviz – ci potrà anche aiutare a capire meglio il senso della consacrazione in maniere diverse ma complementari all’interno del popolo di Dio».
La prima relazione è stata quella della prof. Nuria Calduch, che ha offerto una visione d’insieme sulla consacrazione sottolineando le dimensioni profetica e sapienziale della vita consacrata. Si poi è soffermata sui passaggi del Vangelo nei quali si riflettono le dimensioni essenziali della vita consacrata: consacrazione, vocazione e vita in comune.
Subito dopo, l’intervento a due voci di S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, Arcivescovo Segretario CIVCSVA e Sr Carmen Ros Nortes, NSA, Sottosegretario CIVCSVA, ha offerto una sintesi del cammino percorso finora e tracciato gli obiettivi del Convegno. «La consacrazione – ha affermato Mons. Carballo – non è statica, non è un atto escludente, ma un processo integratore di differenze. Dietro ogni espressione utilizzata per definire la vita consacrata c’è una ricchezza teologica e carismatica da non perdere. Se la vita consacrata è un mosaico di carismi, questi non possono essere definiti, ma “raccontati”, “narrati”».
Sr Carmen Ros Nortes, NSA ha, poi, sottolineato l’importanza di portare avanti nuove riflessioni, «per non rimanere fermi a schemi vecchi o inappropriati, ma per comprendere meglio qual è il nostro oggi come consacrati nella Chiesa e nel mondo».
Concluderà la giornata la veglia di preghiera con tutti i consacrati e le consacrate della Diocesi di Roma, nella Basilica di S. Giovanni in Laterano presieduta da S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, OFM: “Tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,28).
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