LA FESTA DI SAN CAMILLO NELLA PROVINCIA SICULO-NAPOLETANA
di P. Rosario Messina, M.I.
La ricorrenza liturgica del nostro Fondatore è stata celebrata dappertutto in Provincia con particolare impegno. A San Giorgio a Cremano, sede della Provincia, sono state coinvolte le tre parrocchie più attigue al nostro Istituto: nelle sere del triduo ogni parrocchia è stata presente con la comunità e il suo parroco, mentre il giorno della festa sono stati invitati alla liturgia e al pranzo i volontari della sofferenza come segno di condivisione ed attenzione degli ultimi.
Nel nostro ospedale di Casoria, per tre mattine il Provinciale ha incontrato il personale che vi opera, offrendo meditazioni attinenti alla umanizzazione e alla carità camilliana verso gli ospiti ammalati; la sera invece, nel “Viale delle Beatitudini camilliane”, alle celebrazioni liturgiche hanno fatto seguito incontri ricreativi per i malati e per coloro che sono affezionati al nostro carisma, come l’AVO e la FCL.
Presso le cappellanie dei tre grandi ospedali di Napoli – II Policlinico, Monaldi e Pascale – si sono tenuti incontri e celebrazioni coinvolgenti i malati ricoverati, i parenti e tutto il personale.
La comunità di Macchia – Monte Sant’ Angelo ha proposto, nell’ ambito parrocchiale, un triduo di preparazione alla festa mediante l’ Adorazione Eucaristica e la meditazione delle “parole” di san Camillo.
La parrocchia di Messina ha provato per la prima volta a celebrare la festa non il 14 luglio, bensì il 25 maggio: è stato un successo anche per l’apporto delle forze giovanili curate dal nuove vicario parrocchiale p. Medard.
Ma la tradizionale, sentita partecipazione della gente durante il triduo si è vissuta emotivamente ad Acireale dove un continuo fluire di devoti si è snodato con molto fervore dalle 5.00 del mattino alle 21.00: determinante è stato il contributo dei nostri studenti, delle Suore Ministre degli Infermi e di un gruppo di giovani che hanno preso parte al campo-servizio proposto da fr. Carlo e dai formandi. Il Provinciale ha presieduto le celebrazioni liturgiche più importanti tra cui le rievocazione del Transito di san Camillo la sera del 13 in piazza duomo, con la presenza della reliquia del “Cuore” del Fondatore, del vescovo mons. Pio Vittorio Vigo e di molta gente che ha illuminato con fiaccole l’artistica piazza. Il giorno 15, “giornata per le vocazioni camilliane”, il Provinciale ha conferito il ministero del Lettorato al professo temporaneo Alfredo e la crocetta di inizio postulandato all’aspirante Gino.
Non meno toccanti e geniali sono state le iniziative a Crotone per conciliare ed armonizzare le susseguenti feste di san Camillo e della Madonna del Carmine, titolare della rettoria a noi affidata.
Infine la comunità di Palermo che, oltre alla monumentale chiesa di santa Ninfa, cura la cappellania dell’ ospedale Villa Sofia ha potuto, coadiuvata dal consiglio pastorale, animare il triduo con celebrazioni nei reparti e portando ai malati la reliquia di san Camillo. A santa Ninfa, invece, molta gente attratta dalla devozione al santo è venuta per le celebrazioni in cui anziani e malati hanno ricevuto il sacramento dell’ Unzione degli Infermi.
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