Organizzazione, celebrazione e storia
Il 19 marzo 1874, nella solennità liturgica di San Giuseppe, la casa Saint Camille, che è un EHPAD (Etablissement d’Hébergement des Personnes Agées et Dépendantes), per la prima volta, ha aperto le sue porte e ha accolto Joseph, il suo primo ospite.
Questa data e questo evento segnano i 150 anni di esistenza di questa struttura assistenziale di accoglienza e meritano di essere festeggiati. Il 7 settembre 2023, il consiglio di amministrazione ha accolto la suggestione di celebrare questo felice anniversario: di seguito organizzativo composto da p. A. Sankara (religioso camilliano), J.L. Blanc (amministratore), M. Solerti (assistente sociale), C. Miniggio (responsabile organizzativo della logistica), M. Fassion (facilitatore) e N. Moulian (direttore).
Il 22 settembre 2023, il 10 gennaio 2024 e il 20 marzo 2024 si sono tenute tre riunioni in cui è stata fissata la data delle celebrazioni previste per il 15 giugno 2024 e sono state delineate anche le attività che avrebbero preceduto il giorno anniversario; sono stati definiti il budget di spesa e le modalità di finanziamento; inoltre sono stati anche distribuiti in modo puntuali gli incarichi e le diverse responsabilità.
La celebrazione del 150mo anniversario dell’EHPAD Saint Camille di Lione ha rappresentato una opportunità per tutti i membri del comitato, e non solo per i residenti e i religiosi camilliani, di condividere e promuovere lo stile di vita e l’attività di questa casa di riposo, che oggi è gestita da professionisti laici, ma guidata dallo spirito di San Camillo.
I festeggiamenti si sono svolti dal 10 al 15 giugno 2024 con una serie ben definita di attività:
Martedì 11 giugno 2024: inaugurazione della mostra fotografica che ripercorre la storia della casa: Saint-Camille: photos d’hier et d’aujourd’hui (San Camillo: foto di ieri e di oggi). Questa mostra aveva lo scopo di mettere in evidenza i principali eventi e le date della storia della casa, dagli inizi fino ai giorni nostri.
Mercoledì 12 giugno: inaugurazione della mostra organizzata dagli ospiti della casa Saint-Camille: Comme un arbre dans la ville (Come un albero nella città).
Giovedì 13 giugno: apertura a tutta la cittadinanza della casa di riposo, nel pomeriggio, con l’obiettivo di offrire ai cittadini e ai visitatoti la possibilità di vedere, di conoscere e di incontrare le persone che vivono ed animano la struttura.
Venerdì 14 giugno alle 14.30: conferenza dal titolo La presenza e l’opera dei religiosi camilliani in Francia e a Lione, tra passato e presente. Questa conferenza è stata organizzata e presentata dai religiosi camilliani p. Alexandre Balma (Carisma e spiritualità camilliana), p. Alfred Sankara (L’arrivo dei primi camilliani in Francia), p. Michel Riquet (La presenza camilliana in Francia, ieri e oggi: ministero e opere) e p. Bernard Moegle (Rilievi storici sulla casa camilliana di Lione).
Sabato 15 giugno 2024: giornata di festa aperta dalla celebrazione della santa Messa presieduta da Mons. Patrick Le Gal, vescovo ausiliare della diocesi di Lione, incaricato della animazione della vita consacrata e delle società di vita apostolica; pranzo di festa con gli ospiti e i collaboratori della casa, con i parenti e gli amici dei residenti e con le diverse personalità che sono state invitate. Erano presenti diversi religiosi camilliani, tra cui p. Pierre Yanogo, superiore provinciale della provincia camilliana del Burkina Faso e p. Bernard Moegle, delegato per i religiosi camilliani in Francia. Altri religiosi erano presenti a nome della fraternità camilliana. È stata un’autentica occasione di gioia e di festa. Il primo e indimenticabile regalo della giornata di festa è stato il sole e un clima confortevole, dal momento che le previsioni meteorologiche avevano previsto la pioggia per tutto il giorno.
Nella sua omelia, Mons. Le Gal ci ha invitato a compiere sempre le buone scelte, come ha fatto san Camillo, seguendo le orme di Mosè e del Buon Samaritano, per cercare di vedere chi è prostrato dalla vita; chi è ferito; chi ha bisogno di attenzione e di aiuto; chi ha bisogno di attenzione e di cure; chi ha bisogno di noi.
Alcuni eventi storici sulla casa camilliana di Lione
Un estratto di riflessione storica, dagli archivi consultati da p. Bernard Moegle
Nel gennaio 1874, i religiosi camilliani p. Zanoni e p. Tezza si recarono a Lione e il 19 marzo, festa di San Giuseppe, scelto come protettore, fu aperta la casa di Lione, denominata Maison Saint-Camille. Cominciarono ad arrivare numerose persone anziane, e il primo, di nome Joseph, fu accolto ed ospitato gratuitamente, come ricorda il Rucher Camillien. La casa fu eretta canonicamente con decreto di p. Guardi, superiore generale, il 16 ottobre 1874. La struttura contava 35 stanze, la cappella, il giardino ed altri spazi annessi.
Scrive padre Zanoni: “Il nostro istituto non ha nessuna delle caratteristiche che avrebbe potuto avere in altri tempi in Italia. All’inizio degli anni Settanta dell’Ottocento, tuttavia, mancava una casa di riposo per gentiluomini, con lo spirito e con la gestione spiccatamente cattolica, dove accogliere pensionati della buona società, anziani, infermi e convalescenti”.
Così si esprime p. Charles Goutier il 19 marzo 1934, nella presentazione della casa: “La struttura, incoraggiata dal vicario generale François-Xavier Goutte-Soulard e dal provinciale dei gesuiti, si è inserita in una quiete riposante, nella cornice piacevole e poetica di un sobborgo tra orti e frutteti che, grazie a Dio, non ha nulla di una periferia ‘rossa’ ”.
La fondazione di Lione è stata la prima organizzazione umanitaria di proprietà dell’Ordine camilliano. Fu una scelta nuova, una significativa lettura dei segni dei tempi, poiché in Francia esistevano poche realtà dedite alla cura dei malati. Altre fondazioni seguirono l’esempio della casa camilliana di Lione, in Francia ed anche in Italia.
Dopo la sua terza visita in Francia, il 20 ottobre 1878 , il superiore generale, p. Guardi trasferì a Lione lo scolasticato per gli studi dei giovani candidati alla vita religiosa camilliana. I chierici del secondo anno vi rimasero solo per pochi mesi, prima di tornare a La Chaux, dove si decise di istituire il postulandato, mentre lo scolasticato fu trasferito a Lille, dove era stata fondata una terza casa camilliana.
Al momento della sua erezione canonica, nel 1877, la nuova vice provincia di Francia contava 29 religiosi camilliani. Padre Luigi Tezza fu nominato primo vice provinciale. La maggior parte dei religiosi era di nazionalità italiana e proveniva dalla provincia lombardo-veneta.
Questo sviluppo in Francia dell’Ordine camilliano fu interrotto il 19 marzo 1879 da una legge statale che aboliva le congregazioni religiose che non avessero richiesto l’autorizzazione civile per rimanere in Francia, entro tre mesi. I religiosi dovettero lasciare il paese. Si può dire che il trasferimento della casa di formazione a Verona contribuì all’apertura internazionale, in Europa, dei camilliani.
Nell’ottobre 1904, la casa di Lione fu sottoposta ad amministrazione statale controllata. I camilliani affittarono una residenza nelle vicinanze, dove alloggiarono tre religiosi fratelli e tre padri, svolgendo del semplice ministero tra i malati e i pensionanti nella struttura denominata Dame della Salette, una casa vicina.
All’inizio della guerra, avendo la comunità ottenuto il permesso di rientrare nella propria casa, padre Ciman contattò la Société de secours des blessés militaires di Lione. Tra il 6 settembre 1914 e il 31 dicembre 1918, furono curati in media 30 feriti al giorno, per un totale di 800 soldati convalescenti.
Il 2 marzo 1915, padre Ciman scrisse a padre Pierre Dusinelle, consultore generale a Roma: “Non stiamo male: siamo molto occupati dalla mattina alla sera con i nostri sacerdoti anziani e assistendo 35 soldati convalescenti. È una vera confusione. C’è così tanto lavoro da svolgere che c’è da perdere la testa. I nostri soldati sono devoti. Vengono tutte le sere al rosario e cantano benissimo. Il sottoscritto li accompagna all’harmonium … Va da sé, che li tratto bene in termini di vitto e di alloggio. Tanto che la nostra piccola struttura di accoglienza è diventata famosa a Lione per il suo benessere. Preferiscono venire dai camilliani”.
Non potendo istituire un postulandato nella regione della Mosella, l’Ordine ha pensato di trasferire il noviziato nella casa di Lione, la più antica della provincia francese. Con discrezione, la casa non ha mai smesso di funzionare, accogliendo una ventina di ospiti tra il 1920 e il 1935, serviti da una decina di religiosi.
A Lione, oltre alle attività della casa di riposo, i religiosi partecipavano alla vita spirituale della città. Dal mese di maggio 1928, p. Ciman si reca di sua iniziativa nella chiesa primaziale per confessare in lingua italiana. Poiché un religioso camilliano aveva sostituito il vicario durante le vacanze, il parroco di Point-du-Jour gli diede le intenzioni di messa, il che fu molto fortunato perché ne ricevette pochissime (cfr. cronaca di comunità).
La casa camilliana ha sempre mantenuto buone relazioni con le altre comunità religiose dell’epoca. Ad esempio, uno dei religiosi camilliani celebrava regolarmente la santa Messa per le Dame di Nazareth: tale servizio ministeriale, nel 1925, fruttava alla comunità circa 100 franchi al mese. P. Baudin e p. Ciman presiedevano anche alla distribuzione di premi agli alunni delle Suore di Nazareth e del Pensionnat des Bruyères.
Padre Alfred Sankara
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