La Comunità Camilliana di Vienna ha ospitato il primo incontro del Comitato della Ctf per l’accoglienza dei Rifugiati in Europa dal 4 al 6 gennaio.
La scelta di fare la riunione in Austria è nata ad ottobre scorso durante la conferenza dei leaders della Camillian Task force in Bangkok. Padre Leonard con l’aiuto di Padre Alberto e della comunità camilliana tutta in austria, ha deciso infatti di porsi al servizio di oltre un migliaio di “rifugiati” accolti in un ospedale geriatrico dismesso da un paio d’anni che ha visto sin dalla sua costituzione la presenza dei camilliani come cappellani.
ll Comitato era composto da Padre Leonard e Alberto in rappresentanza della Provincia Austriaca, Padre Antonio Puca in rappresentanza per il segretariato del ministero in Italia, Padre Miroslaw in rappresentanza della Provincia Polacca, Anita Ennis in rappresentanza della Presidenza della Famiglia Camilliana Laica oltre che Padre Aris , Padre Sam e Marco della Ctf.
Una lettura attenta degli scenari di crisi a livello mondiale non poteva di certo non porre attenzione a quello che potremmo definire un “esodo” dai paesi del sud del mondo ed in particolare dalla siria. 7.6 milioni di persone negli ultimi mesi hanno lasciato la siria per fuggire da povertà, fame, guerra ed una immensa distruzione. I numeri da soli non bastano a raccontare una realtà fatta di volti di storie drammatiche ma anche di tanta speranza e tenacia.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata ad un ascolto attento di Stefan Meier, responsabile per Caritas Austria dei progetti per il medio oriente. L’obiettivo era comprendere il fenomeno dalle sue radici. Stefan, con dati ed immagini, ci ha fatto letteralmente immergere ripercorrendo i passi dagli esordi della crisi in Siria (2011) ad oggi evidenziando come oggi la priorità sia assistere i siriani soprattutto nei paesi limitrofi che stanno letteralmente scoppiando per l’impossibilità di assistere un numero elevatissimo di persone in fuga (solo il libano accoglie circa 1milione di persone). La seconda parte del meeting è stata dedicata ad una visita presso i padiglioni che accolgono i rifugiati.
Il comitato dopo essersi diviso in due gruppi (uno di lingua araba l’altro di lingua persiana) si è posto in ascolto delle storie, dei bisogni e delle tante fatiche delle persone accolte. Sentirsi raccontare il percorso di migliaia di km fatto a piedi e con mezzi di fortuna, ma anche racconti di bombe e violenza non è stato affatto semplice . L’incontro successivo con la diocesi di Vienna non ha fatto altro che confermare il lungo elenco dei bisogni su cui sarebbe necessario intervenire.
Padre Alberto ed i suoi volontari ci hanno accompagnato in questo percorso fatto di ascolto e ricerca di risposte. I lavori del comitato si sono conclusi con la scelta di almeno tre aree di lavoro che la Ctf vorrebbe affrontare sul tema dei rifugiati: la prima in sostegno alla Provincia Austriaca ed al suo incaricato Padre Alberto sarà focalizzata nell’attività di supporto ed assistenza dei rifugiati accolto nei padiglioni dell’ospedale, la seconda sarà dedicata ad un possibile momento di formazione per approfondire il tema destinato a religiosi/e e laici che vogliono approfondire il tema e pensare progetti analoghi a quello di Vienna, ed infine si è concordato di iniziare a pensare ad una presenza (con una prima visita di valutazione) della Ctf in Libano in supporto ai rifugiati Siriani accolti.
Un inizio di cammino che ha nel cuore l’esperienza e la storia di Camillo e negli occhi i volti di quelli che rappresentano alcuni dei “i piu poveri ed i piu malati” del nostro tempo.
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