Seconda lettera circolare della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica in preparazione dell’ Anno della vita consacrata (novembre 2014 – gennaio 2016)
Scrutare gli orizzonti della nostra vita e del nostro tempo in vigile veglia. Scrutare nella notte per riconoscere il fuoco che illumina e guida, scrutare il cielo per riconoscere i segni forieri di benedizioni per le nostre aridità. Vegliare vigilanti ed intercedere, saldi nella fede.
Questa lettera riprende e rilancia con forza alcune provocazioni di papa Francesco: lasciamo alla nostre spalle “una chiesa mondana fatta di drappeggi spirituali o pastorali” per respirare “l’aria pura dello Spirito Santo, che ci libera dal rimanere centrati in noi stessi, nascosti in un’apparenza religiosa vuota di Dio. Non lasciamoci rubare il Vangelo!”
L’icona biblica da cui prende spunto la lettera è l’immagine della nube luminosa che accompagna il popolo di Israele nel suo cammino sconosciuto verso la libertà (Es 40,36-38). Da qui il titolo “Scrutate”: vedere, capire, guardare in profondità ciò che è immediatamente evidente (cercare con cura, con attenzione e con passione). Lo scrutare dunque non è per persone stanche, senza passione per Dio e per l’uomo: bisogna avere gli occhi ben aperti come la sentinella del mattino. Anche oggi, come ai tempi di Elia, Dio non si rende presente nel tuono, nel terremoto, ma in una piccola nube, grande come una mano d’uomo! Corre il tempo delle piccole cose: piccole ma appassionate!
Scrutare vuol dire “separare”: ossia distinguere i segni di morte – che sono presenti anche nella nostra Vita Consacrata – e potenziare i segni di vita, il grano dalla zizzania, senza perdere la serenità del credente, convinto della presenza provvidente di Dio nella storia. Scrutare vuol dire essere aperti alla novità, all’imprevedibile di Dio (come i Magi), oltre i nostri e limitanti pregiudizi. Lo scrutare non finisce mai: il consacrato non termina mai la sua ricerca del Volto di Dio. L’identità del consacrato è sempre in cammino.
Mai come oggi, ai consacrati è permesso di dormire: l’accidia, la stanchezza, la pigrizia, la routine si farebbero dominanti nella vita stessa. I consacrati, anche in tempo di crisi, sono chiamati a presidiare la trincea della vita spirituale e di carità: profezia, speranza, servizio! Anche se le soste si fanno lunghe, il cammino si rende faticoso, la meta sembra allontanarsi …
Sentinella del mattino, tromba sulle mura e faro nella notte …
Scrutare cosa? Anzitutto siamo chiamati a scrutare Dio, la sua Parola dentro la storia stessa.
Come consacrati siamo chiamati a camminare dietro (non dentro) la nube: fedeltà, cammino, esplorando strade nuove, lontano dal banale e dagli stereotipi, dall’apparente ovvietà di un cammino già percorso (il sentirsi già arrivati!), da memorie gloriose a volte troppo sacralizzate, che possono inserirsi anche nelle dinamiche proprie delle Vita Consacrata e che invece di accelerare il nostro cammino della vita lo rende lento, pesante, rallentato, noioso …
Una vita religiosa “samaritana” che sia tutta di Cristo, con Cristo e per Cristo per essere sempre una vita religiosa per l’uomo, con l’uomo e dell’uomo (cfr. Paolo VI).
Dove vive il profeta? Il profeta vive in limine storiae: al confine della storia, là dove ci si dispone a fare proprie le domande forti ed inquietanti dell’umanità fragile, tempra il cuore alla compassione curvandosi sul grido del povero bisognoso.
Alleniamo il nostro sguardo e l’anima ad intus legere gli eventi e le persone!
Alleniamoci ad intercedere: il profeta intercede per il suo popolo, soprattutto per il popolo perverte la sua libertà e la sua vocazione di fede. Il profeta prega ed esercita l’arte dell’orazione di fronte al dolore umano, ai segni di fragilità e di fallimento.
“Tocca a noi, Signore, aiutare Te, difendere fino all’ultimo Te, perché Tu possa continuare a vivere tra di noi” (Etty Hillesum).
Questa lettera così ricca di Sacra Scrittura nelle sue citazioni, sembra individuare e proporre anche un nuovo percorso metodologico a cui attenersi nel nostro “scrutare”: scrutare con la serenità, la determinazione e la passione dei discepoli della Parola di Dio
Gianfranco Lunardon
Qui il programma dell’Anno di Vita Consacrata
RASSEGNA STAMPA
La preghiera
Ave Maria,
Donna dell’Alleanza nuova,
ti diciamo beata
perché hai creduto ed hai saputo riconoscere
le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimento
ed anche in quelli che sembrano impercettibili!
Sostieni la nostra Veglia nella notte,
fino alle luci dell’alba
nell’attesa del giorno nuovo.
Concedici la profezia che narra al mondo
il gaudio del Vangelo,
la beatitudine di coloro
che scrutano gli orizzonti di terre e cieli nuovi
e ne anticipano la presenza nella città umana.
Aiutaci a confessare
la fecondità dello Spirito
nel segno dell’essenziale e del piccolo.
Concedici di compiere l’atto coraggioso dell’umile
a cui Dio volge lo sguardo
e a cui sono svelati i segreti del Regno, qui ed ora!
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