Pochi giorni fa si è conclusa l’88ª assemblea semestrale dell’Unione Superiori Generali (USG) dal titolo “Andate e portate frutto. La fecondità della profezia”, a cui ha partecipato anche il nostro Superiore generale, p. Leocir PESSINI.
Nella giornata di venerdì 25 novembre u.s., i 140 partecipanti all’Assemblea hanno incontrato Papa Francesco nell’Aula Nuova del Sinodo, in Vaticano.
L’incontro con il Santo Padre, che si è protratto per tre ore, è stato caratterizzato da un lungo colloquio fraterno e cordiale fatto di domande e risposte. Ne riportiamo di seguito una breve sintesi.
“La Chiesa è nata in uscita”: prima era chiusa nel Cenacolo e poi è stata spinta fuori. I poveri spingono la Chiesa fuori: “Se la Chiesa non lavora con i poveri non è Chiesa. E questo non è pauperismo! La Chiesa deve essere povera con i poveri!”. Riferendosi alla questione migratoria, papa Francesco ha aggiunto: “Più importante degli accordi internazionali è la vita di quelle persone!”. E proprio nel servizio della carità è possibile trovare un ottimo terreno per il dialogo ecumenico: “Sono i poveri che ci uniscono”.
“Non basta vedere il bianco e il nero. Il discernimento è andare avanti nel grigio della vita e cercare lì la volontà di Dio, non nel fissismo del pensiero”. Il Papa ha salutato i presenti affermando: “La vita è piena di sorprese. Per comprendere le sorprese di Dio bisogna capire le sorprese della vita”. Sulla questione relativa ai giovani candidati alla vita religiosa che devono essere formati al discernimento, il Pontefice ha esortato a non essere statici e a lavorare con creatività evitando di fermarsi alle solite riunioni. Quindi, ha chiesto di superare atteggiamenti da “restaurazione” o tropo legati ad atteggiamenti “trionfalistici” che si notano in alcune nuove fondazioni.
È importante che “i religiosi si sentano appieno dentro la Chiesa diocesana”, per cui “devono essere nelle strutture di governo della Chiesa locale: consigli di amministrazione, consigli presbiterali… Il lavoro va condiviso”. Ne è convinto Papa Francesco. Egli ha rimarcato l’importanza di condividere la spiritualità dei fondatori con il clero diocesano come fonte di arricchimento spirituale per tutti. Dopo la pausa, durante la quale il Papa è rimasto insieme con i superiori, sono state poste alcune domande sul tema degli abusi sessuali sui minori, sugli scandali finanziari e sulle fragilità. Francesco, in risposte accorate e ricche di esempi, ha parlato della “presenza del diavolo che rovina l’opera di Gesù proprio tramite coloro che dovevano annunciare Gesù”. Ha chiesto vigilanza nel discernimento vocazionale e, per quanto concerne gli abusi finanziari, ha parlato dello scandalo di religiosi attaccati al denaro, a volte vittime di persone senza scrupoli.
Alle ore 13 l’incontro si è concluso. Il Papa ha salutato tutti con queste parole: “Andate avanti con coraggio e senza paura! Quello che non sbaglia mai è quello che non fa nulla. Dobbiamo andare avanti! Sbaglieremo, a volte, sì, ma c’è sempre la misericordia di Dio dalla nostra parte”. Prima di uscire dall’Aula, Francesco ha salutato tutti i presenti personalmente.
I Camilliani su Facebook
I Camilliani su Twitter
I Camilliani su Instagram